Anche i lavoratori delle Camere di Commercio in piazza a Palermo

ANCHE PER QUESTE STRUTTURE SONO ARRIVATI I TAGLI DEL GOVERNO RENZI. DISPONIBILE AL DIALOGO L’ASSESSORE LINDA VANCHERI. MA I SOLDI BISOGNA CHIEDERLI A ROMA

Nella Sicilia dove le categorie sociali lasciate senza soldi non si contano più, si sono aggiunti anche i lavoratori delle Camere di Commercio. Anche loro in piazza. Anche loro a Palermo, sede dei ‘Palazzi’ della politica: di quella politica siciliana che non dà più risposte.

Se in Piazza Indipendenza c’erano i protagonisti degli enti formativi cattolici (ne parliamo in altra parte del giornale), i lavoratori delle Camere di Commercio si sono dati appuntamento davanti la sede dell’assessorato alle Attività produttive.

La manifestazione è stata organizzata da Cgil, Cisl e Uil. Una giornata di lotta “nell’ambito della mobilitazione generale in difesa del lavoro pubblico, che vede impegnate le tre categorie sia in ambito nazionale che in ambito regionale per cambiare le politiche restrittive dei governi”, si legge nel comunicato.

Sindacalisti e lavoratori hanno incontrato l’assessore alle Attività produttive, Linda Vancheri. L’occasione per parlare dei “tagli alle entrate delle Camere di Commercio determinate dalla graduale riduzione fino al 50% dei diritti camerali operata con il decreto legge 90”.

“Dopo aver stigmatizzato l’operato del Governo nazionale – si legge sempre nel comunicato – hanno sottolineato il ritardo con cui la Regione ha affrontato le peculiarità del problema in Sicilia, apprezzando, tuttavia, la disponibilità dell’assessore ad incontrare i rappresentanti di categoria confederali e ad avviare, così come richiesto, un confronto serrato con tutti i soggetti interessati per individuare le soluzioni al problema contingente e definire un processo di riordino del settore”.

I sindacati chiedono che “la Regione costituisca una cabina di regia con le parti sociali e datoriali per definire congiuntamente i provvedimenti urgenti da adottare in modo da mettere in salvaguardia i bilanci degli enti e aprire il confronto sul riordino del settore”.

L’assessore Vancheri ha assunto l’impegno a riconvocare il tavolo subito dopo l’incontro che si svolgerà il prossimo 20 ottobre fra il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e i rappresentati di Unioncamere, che associa le Camere di Commercio della Sicilia. 

I sindacati “chiedono con forza la salvaguardia dei livelli occupazionali e retributivi in modo da mettere in sicurezza i posti di lavoro dei precari e continuare a garantire stipendi e pensioni. Per questo è anche necessario pensare a costituire un fondo pensione stabile e salvaguardare il patrimonio delle Camere di Commercio dagli appetiti dei governi”.

Dal canto suo, l’assessore Vancheri ha illustrato i provvedimenti adottati di recente (ricorso per incostituzionalità dell’art.28 del decreto legge n. 90 e proposta di emendamenti al disegno di legge Madia) i cui esiti, comunque, sono tutti da verificare.

Nota a margine

L’ ‘idrovora’ del Governo Renzi ha ‘succhiato’ i soldi anche alle Camere di Commercio della Sicilia. Sarebbe ora che i sindacati prendano atto che la Regione siciliana, in condizioni finanziarie critiche, non potrà garantire, già a partire dal prossimo anno, “livelli occupazionali e retributivi in modo da mettere in sicurezza i posti di lavoro dei precari e continuare a garantire stipendi e pensioni”. Soprattutto se il Governo nazionale continuerà a ‘depredare’ le finanze regionali.

 

 


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