Quello che ci chiediamo e chiediamo e': la societa' che gestisce il servizio 118 ha notificato la propria volonta' di licenziare nel rispetto del "congruo termine"? perche' se non e' cosi'. . .
Gli 89 licenziamenti della Seus: qualche legittimo dubbio
QUELLO CHE CI CHIEDIAMO E CHIEDIAMO E’: LA SOCIETA’ CHE GESTISCE IL SERVIZIO 118 HA NOTIFICATO LA PROPRIA VOLONTA’ DI LICENZIARE NEL RISPETTO DEL “CONGRUO TERMINE”? PERCHE’ SE NON E’ COSI’…
Il Tg di Canale 5 delle 13,00 ha dato oggi ampio risalto alla notizia del licenziamento di 89 dipendenti della Seus, la società della Regione siciliana che gestisce il Servizio 118. La notizia è stata illustrata, ieri, dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, nel corso di una conferenza stampa andata in scena a Palermo, nei saloni di Palazzo d’Orleans, la sede del Governo dell’Isola.
La cosa bizzarra è che il presidente Crocetta e i dirigenti della Seus hanno dato la notizia del licenziamento di 89 disgraziati – a quanto pare con condanne passate in giudicato – come se si trattasse di una grande notizia positiva, quasi un cambiamento epocale per l’intera Sicilia.
C’è stato un tempo in cui – a Palazzo d’Orleans – le conferenze stampa si convocavano per annunciare il progetto di un metanodotto, l’apertura di un’autostrada, una grande impresa che investe e assume mille persone. Niente di tutto questo. Il nostro presidente convoca le conferenze stampa per dire che licenzia la gente. Contento lui…
Su questa notizia il Tg 5 è andato sull’approfondimento e ha scoperto una notizia in verità un po’ post datata: e cioè che nel Servizio 118 la Sicilia ha più dipendenti di quanto ne servano.
Quello che, però, non hanno detto Crocetta e il Tg 5 è che, per licenziare il personale di una società pubblica non vincolata dal bilancio analogo, la contestazione di un’eventuale sentenza passata in giudicato deve essere fatta, dai vertici della stessa società a partecipazione pubblica, entro un “congruo termine” dal pronunciamento delle stessa sentenza da parte della magistratura giudicante: “congruo termine” che la dottrine stabilisce, di solito, in trenta giorni.
Se la contestazione non viene formalizzata entro questo termine dal pronunciamento della sentenza, la società pubblica non può più licenziare il dipendente.
Ora, conoscendo la grande competenza su tale materia del presidente della Regione, dei suoi validi consulenti e dei vertici della Seus, noi non possiamo che dare per scontato che la contestazione agli 89 dipendenti, da parte dei vertici Seus, sia stata formalizzata entro tale “congruo termine”.
Perché non possiamo pensare che il presidente della Regione e i vertici della Seus abbiano licenziato 89 dipendenti della società in questione sforando il “congruo termine”…