Ebola, Lorenzin: “In Italia solo falsi allarmi”

DOPO IL CASO DI MADRID, EUROPA SEMPRE PIU’ IN ALLARME

“In Italia le segnalazioni di casi sospetti al ministero della Salute sono state numerose e sono state tutte attentamente vagliate” ma “per fortuna si sono rivelate tutte dei falsi allarmi”.

Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin nella sua audizione alle commissioni riunite Affari esteri e Affari sociali della Camera, in relazione alle iniziative adottate a livello internazionale per contrastare la diffusione del virus Ebola. Un virus che preoccupa sempre di più dopo i casI negli Usa e dopo il caso, confermato ieri, a Madrid, dell’infermiera risultata positiva al virus, il primo contagio fuori dall’Africa.

“Ma questo va bene – sottolinea il ministro – perché vuol dire che c’è un sistema di alert molto attento” ed “è importante intervenire in maniera immediata anche se si tratta solo di casi sospetti”. L’Italia tuttavia, ricorda il ministro, “non ha collegamenti diretti con i Stai africani interessati dall’epidemia”.

L’Italia non ha collegamenti aerei diretti, certo. Ma come si sta affrontando  il rischio, certo remoto, che il virus possa arrivare attraverso la rotta dell’immigrazione calndestina?

Rischio, che, il Ministro continua a minimizzare: “La durata del viaggio, in caso di flussi migratori irregolari via mare, e’ tale da rendere estremamente improbabile l’arrivo di casi di infezione di virus Ebola, la cui incubazione e’ di circa sette-dieci giorni.”

Ma che, come vi abbiamo raccontato qua, per quanto minimo, viene confermato dall’ECDC, il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie. Rischio a fronte del quale,  la maggior parte degli ospedali siciliani sarebbero impreparati. 

Abbiamo chiesto la Ministero della Salute di leggere la missiva inviata di recente alle Regioni, ma ancora non abbiamo avuto risposta.

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