Precari Camere di Commercio, Venturino: “Assurde le discriminazioni”

IN COMMISSIONE LAVORO ALL’ARS LA SPINOSA QUESTIONE DEGLI 84 PRECARI DELLE CAMERE DI COMMERCIO SICILIANE, IL VICE PRESIDENTE VICARIO VENTURINO: “APPLICARE LE NORME ESISTENTI ED EVITARE DISCRIMINAZIONI TRA LAVORATORI ”

“La Commissione Lavoro dell’Ars ha discusso, questa mattina, lo scottante argomento dei lavoratori precari delle Camere di Commercio dell’Isola”. E’ quanto si legge su un comunicato del vicepresidente dell’Ars, Antonio Venturino, che entra nel dettaglio:

“E’ stata affrontata la spinosa questione del mancato trasferimento regionale delle somme previste dal fondo straordinario – articolo 30 della legge regionale n. 5 del 2014 – che sostituisce la vecchia normativa di finanziamento dei contratti di questi lavoratori per il 2014, così come stabilito da un decreto dell’assessore regionale per il Lavoro, a seguito di un provvedimento della Giunta regionale, che prevede l’erogazione del contributo, già concesso per ogni singolo lavoratore alla data del 31 dicembre 2013.

A differenza degli enti locali, ai quali, a seguito di un provvedimento dell’assessorato regionale alle Autonomie locali, è stato concesso un acconto del 40 per cento del finanziamento dovuto, le Camere di Commercio, visto che non è stato ancora emanato dall’assessorato al Lavoro il decreto di finanziamento, non hanno ricevuto alcun contributo. Pertanto, le Camere di Commercio ormai da 9 mesi stanno anticipando anche l’intero importo degli stipendi.

“Ritengo assurdo che si possano fare discriminazioni tra lavoratori precari in servizio negli enti locali ed altri che operano nelle Camere di Commercio ed in altre amministrazioni – afferma Venturino -. La politica si deve fare carico di tutti, non ci possono essere lavoratori di serie A e lavoratori di serie B”.

“Sul fronte della stabilizzazione dei precari delle Camere di Commercio – aggiunge Venturino – ritengo che, anziché creare false aspettative di eventuali trasferimenti di personale nell’amministrazione regionale, bisognerebbe soltanto applicare la normativa esistente in materia di stabilizzazione che prevede un rapporto di lavoro di almeno tre anni negli ultimi cinque per ottenere la stabilizzazione nell’ente che emana il bando. Domani – prosegue il vice presidente vicario dell’Ars – la Commissione Lavoro si occuperà finalmente dei due disegni di legge a mia firma che prevedono un intervento organico e definitivo per porre fine al fenomeno del precariato senza cercare le solite scorciatoie che servono soltanto ad alimentare false speranze e ulteriori perdite di tempo a danno sempre dei lavoratori. Vista la delicatezza della materia mi aspetto la presenza degli assessori al Lavoro e alle Autonomie locali e Funzione pubblica”.

“Anche lo Stato – conclude Venturino – a seguito della possibile condanna da parte della Corte di Giustizia europea, per legislazione in contrasto con le normativa comunitaria in materia di lavoro a tempo determinato, darà seguito alla stabilizzazione di oltre 150mila precari della scuola. Dunque, non vedo perché la nostra Regione non debba intervenire prima che intervengano i magistrati del lavoro con inevitabili costi maggiori per le casse pubbliche”.


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