Martedì, all’Ars, i Socialisti siciliani (in cravatta) ricordano Riccardo Lombardi

PER RECARSI AL CONVEGNO CHE RICORDERA’ IL GRANDE DIRIGENTE SOCIALISTA BISOGNERA’ ‘METTERSI IN TIRO’. QUESTO E’ IL ‘PREZZO’ CHE BISOGNA PAGARE AL VACUO E FATUO FORMALISMO DI UN PARLAMENTO SICILIANO CHE, OLTRE A FAR SOPRAVVIVERE UN GOVERNO INUTILE E A PRODURRE LEGGI OSCENE, IMPONE PURE ‘REGOLE’ SULLA ‘MODA’. SIAMO VERAMENTE ALLA FRUTTA

I socialisti siciliani ricordano Riccardo Lombardi, nato il 16 agosto 1901 a Regalbuto e morto a Roma il 18 settembre 1984, attraverso un convegno che si terrà martedì 16 settembre alle 15,30 presso la Sala Rossa del Palazzo Reale dei Normanni, in occasione del trentesimo anniversario della sua morte.

L’iniziativa, il cui titolo è: “Socialismo o barbarie. Per una società diversamente ricca”, è dedicata all’attualità delle intuizioni del leader socialista siciliano ed è stata organizzata dal Comitato per le celebrazioni del trentennale della morte di Lombardi, promosso dal Partito Socialista Siciliano (PSS) e dalla Fondazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia”.

Interverranno il deputato regionale del PD, Filippo Panarello, il presidente dell’Associazione degli ex deputati dell’Ars e già parlamentare della Dc, Rino La Placa, i componenti della segreteria regionale del Partito Socialista Siciliano, Ignazio Coppola e Gaetano Zingales, l’ex assessore regionale socialista e presidente di “Socialismo Oggi” Turi Lombardo, il giornalista e scrittore, Carlo Patrignani, il segretario regionale del PSS Antonio Matasso e l’ex ministro socialista Valdo Spini, attuale presidente della Fondazione Circolo Rosselli e dell’Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane (Aici).

L’ingresso in Sala Rossa è consentito solo agli uomini che indossano giacca e cravatta, come previsto dal cerimoniale dell’Assemblea regionale siciliana.

Nota a margine

L’imposizione della cravatta è incredibile! La storia del socialismo non ha nulla a che vedere con le cravatte.

Nemmeno ai tempi del presidente dell’Ars, Salvatore Lauricella – peraltro socialista e ‘inventore’ di quest’usanza ‘intelligente’ – s’imponeva la cravatta per la partecipazione a un convegno. Un conto è andare in visita al Parlamento nei giorni in cui si riunisce l’Assemblea regionale siciliana, o in sala stampa – nel caso dei giornalisti – per seguire i lavori del Parlamento dell’Isola; altra e ben diversa cosa è recarsi a un convegno ed essere costretti a ‘incravattarsi’. Ridicolo!

Ma i compagni socialisti non potevano scegliere una sede meno pomposa e meno ‘spagnoleggiante’ di Palazzo Reale per ricordare una persona seria? Turi Lombardo e Antonio Matasso, parliamo con voi!
g.a.


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