Operazione Fenice, gli interessi della mafia negli imballaggi ortofrutticoli: tra gli arrestati anche Emanuele ‘Elio’ Greco

C’è anche Emanuele Greco, detto Elio, tra le persone arrestate nell’operazione della Direzione distrettuale antimafia di Catania. Greco – con una lunga serie di precedenti penali alle spalle – sarebbe il nome più noto tra le persone coinvolte nell’operazione Fenice, coordinata dalla procura di Catania. L’inchiesta – che si basa su indagini che vanno dal 2016 al 2023 – ha portato all’arresto di 12 persone da parte dei carabinieri di Ragusa; inoltre la guardia di finanza di Catania ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di altri quattro indagati. Al centro delle indagini le dinamiche criminali dell’associazione a delinquere – riconducile a Cosa nostra – attiva a Vittoria e in altri comuni della provincia di Ragusa. In quell’area il gruppo sarebbe stato attivo nel settore della produzione e commercializzazione di imballaggi per prodotti ortofrutticoli.

Secondo la procura, Emanuele ‘Elio’ Greco è ritenuto a capo dal gruppo mafioso, che quando lui era detenuto sarebbe stato guidato da Gaetano Valenti, nominato referente pro tempore. Greco avrebbe comandato anche da casa, dove era ai domiciliari dal 2021; Greco avrebbe usato la casa come base logistica anche per incontri con i vertici di altre cosche. Secondo la Direzione distrettuale antimafia di di Catania, il gruppo «avrebbe perpetrato una serie indeterminata di delitti contro la vita, l’incolumità individuale, la libertà personale, il patrimonio». Inoltre l’organizzazione avrebbe «acquisito, in modo diretto o indiretto, la gestione o comunque il controllo di attività economiche, con particolare riferimento al settore della produzione e commercializzazione di imballaggi per prodotti ortofrutticoli».

Per la procura di Catania, Greco insieme ai figli Nuccio e Alberto avrebbe avuto «la gestione degli affari imprenditoriali nel settore degli imballaggi, facendo uso degli strumenti propri dell’assoggettamento mafioso e avvalendosi del proprio riconosciuto carisma criminale nell’ambiente della fornitura del packaging per influenzare e condizionare la libera concorrenza». In questo modo si «sarebbero imposti come intermediari, bypassando di fatto il provvedimento di sequestro di beni e disponibilità del valore complessivo di 35 milioni di euro, emesso dal tribunale di Catania, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di Emanuele Greco, che aveva riguardato anche svariate società».

Inoltre «a riscontro della sua operatività sarebbero emersi collegamenti con altri gruppi mafiosi», inclusi i clan Santapaola-Ercolano di Catania, Nardo di Lentini, in provincia di Siracusa, e Rinzivillo, di Gela, in provincia di Caltanissetta. Secondo la procura, il gruppo mafioso guidato da Greco avrebbe operato «con modalità spesso illecite e spregiudicate, e interagendo con altri soggetti malavitosi riciclatisi in quel territorio come imprenditori». Così «avrebbe continuato a imporre la propria leadership nell’ambito del lucroso settore del mercato locale, con particolare riferimento alla vendita di materiali e imballaggi per confezionamento dei prodotti ortofrutticoli», attività molto fiorente in quell’area.

Secondo l’accusa, il gruppo mafioso avrebbe anche commesso «azioni intimidatorie nei confronti di pregiudicati di Vittoria per pagare partite di droga fornite da altri clan», che si era rivolti a loro per il «recupero credito». Durante le indagini sarebbero emersi anche «momenti di criticità» – dice la procura – con «appartenenti al gruppo che si sarebbero organizzati per compiere azioni di forza con l’uso di armi a danno di pregiudicati vittoriesi, che grazie al tempestivo intervento degli investigatori si sono risolte senza spargimento di sangue». Dalle indagini sarebbe emersa «la collusione di imprese attive nel settore della commercializzazione di prodotti petroliferi». Queste, «grazie alla rete di relazioni di Emanuele Greco, sarebbero riuscite ad approvvigionarsi di carburante di provenienza illecita»; in questo modo avrebbero aumentato «il proprio giro d’affari potendo contare sulla competitività derivante da carburanti a basso costo».

Le 16 persone arrestate sono: Giuseppe Amore, Francesco Bella, Orazio Mattia Bella, Gianluca Di Natale, Mauro Gesso, Roberto Gesso, Raffaele Giudice, Alberto Greco, Emanuele ‘Elio’ Greco, Nuccio Greco, Eugenio Gulizzi, Giuseppe Licata, Maurizio Piedigaci, Roberto Salerno, Gaetano Valenti e Filadelfo Zarbano.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

C’è anche Emanuele Greco, detto Elio, tra le persone arrestate nell’operazione della Direzione distrettuale antimafia di Catania. Greco – con una lunga serie di precedenti penali alle spalle – sarebbe il nome più noto tra le persone coinvolte nell’operazione Fenice, coordinata dalla procura di Catania. L’inchiesta – che si basa su indagini che vanno dal […]

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]