Il cantautore nostrano Brigantony ospite del laboratorio "La storia del rock". Tra le note delle sue esilaranti canzoni dialettali, gli studenti hanno potuto ascoltare come anche i suoi brani siano figli del blues e del rock 'n' roll
Brigantony a lezione in facoltà
Spumeggiante esibizione di Antonio Caponnetto, in arte (?) Brigantony, mito folk catanese, ieri 15 gennaio, nel corso della prima lezione del laboratorio Storia del Rock guidato da Roberto Milone e novità del Medialab di Lingue. Cosa centri una personalità come quella dellartista siciliano in una struttura universitaria è stato spiegato dallo stesso docente che ha esposto con estrema chiarezza le differenze che separano il mondo della pop music e quello della musica folk. Anche interventi musicali come quelli di Brigantony nascono da una conoscenza e una padronanza di strutture musicali semplici e che costituiscono i prodromi di buona parte della musica oggi in circolazione: il blues e il rock n roll.
Ancor prima di parlare dellesilarante performance (il cui video sarà presto visionabile su Step1), un doveroso accenno al laboratorio Storia del Rock: uno dei nuovissimi corsi extra del progetto Medialab della facoltà di Lingue. Ideato e condotto egregiamente da Roberto Milone (studioso di storia della musica e del rock come strumento di comunicazione di massa), il laboratorio vuole essere una condivisione tra docente e studenti e non unaccademica serie di lezioni frontali. Argomento principe è la storia del rock, analizzata dal punto di vista teorico e da quello pratico, tramite incontri con artisti in aula e ascolto collettivo di brani.
Nella presentazione del corso si legge inoltre che Il rock è un fenomeno americano, nato dalla maturazione decennale dell’incontro tra folk bianco e scala musicale nera: il blues è all’origine di tutto, e il rock’n’roll è la forza stilistica che ( ) trova la sponda perfetta nella generazione dei giovani. A questi basilari concetti si lega un fenomeno come Brigantoni che affonda, come scritto prima, le sue radici musicali nel blues e nel rock n roll.
Attingendo a piene mani da diversi artisti, Brigantony colora le sue canzoni tramite luso del dialetto e di espressioni al limite dellirriverenza e dello zzauddu. In alcuni brani compaiono anche le lingue straniere, a testimonianza del discreto successo che lartista sui generis ha conseguito tra il pubblico degli emigrati italiani in diversi paesi del mondo tra cui America, Germania, Australia, Svizzera, Francia e Belgio.
Al suo arrivo Brigantony strappa subito un applauso dai presenti che lo accolgono con grande simpatia tendendo lui lorecchio in attesa di uno dei suoi aneddoti o delle sue battute spicciole che nella loro candida semplicità suscitano il riso di molti.
Ad accompagnare lesibizione del cantautore siciliano un componente del gruppo dei Brigantini, fortunata e brava band siciliana che sulla scia del successo e dello stile Brigantony ha costituito un proprio gruppo sempre in giro per locali e piazze.
Dopo alcuni brani storici come Affiu u cuttu, A sucalora, Blus del Mandrillo e I never stones your sister (la cui traduzione in italiano porta ad esiti ambigui), dal pubblico giungevano addirittura richieste per lesecuzione di altri brani che man mano affioravano alla mente degli studenti sempre meno affruntati e più divertiti.
La voce di Brigantony e la sua chitarra – marchiata da un mini adesivo Calcio Catania come vuole la tradizione hanno dilettato il pubblico per oltre 40 minuti, dando comunque seria dimostrazione di come lapproccio alla musica e alla sua storia debba essere il più possibile spoglio di pregiudizi e schemi fissi, ma sempre aperto a nuove tesi e, ancor più importante, attento più allascolto diretto e alle personali osservazioni che alle altrui valutazioni.
Link:
Il sito ufficiale di Brigantony
Il laboratorio “La storia del rock”
Lo Speciale Step1: Classic – La Storia del Rock (di Riccardo Marra)