La farsa del Piano Giovani: bando ritirato con 31 idonei e poi ripubblicato con 41

TRA I SOGGETTI DICHIARATI “VINCITORI” DA ITALIA LAVORO VI SAREBBERO, ALMENO IN PARTE, SOGGETTI CHE AVEVANO LAVORATO PER L’ASSISTENZA TECNICA CON CONTRATTI IN SCADENZA. INSOMMA CLIENTELISMO ALLA STATO PURO!

E’ un ‘gran casino’ la gestione della Formazione professionale in Sicilia. In soli 20 mesi il Governo regionale del presidente Rosario Crocetta e di Nelli Scilabra, assessore alla Formazione, ha completato l’opera, avviata dal precedente esecutivo guidato dall’allora governatore, Raffaele Lombardo, smantellando il settore.

Avvisi pubblici ritirati, bandi che non salvaguardano i lavoratori del settore, impegni assunti e non mantenuti. Un caos senza precedenti.

Italia Lavoro, società che opera in ‘house providing’ della Regione siciliana, a valere sul Piano Giovani, ha dovuto ritirare la graduatoria del bando destinato al reclutamento di 41 esperti, messo sott’accusa dagli ex sportellisti per l’esclusione dei circa cento operatori ex Spartacus partecipanti. Alcuni di loro, dopo le polemiche scoppiate, sono stati proclamati vincitori, a seguito della emanazione di una nuova graduatoria.

Un errore commesso da Italia Lavoro? Non proprio! Allora, cos’è successo?

Nell’aria si avverte puzza di bruciato. Pubblicata e poi ritirata, come dicevamo, la graduatoria che sa di operazione politico-clientelare.

Vi raccontiamo i retroscena dell’ennesima ‘malafiura’ dell’esecutivo regionale che di tonfi oramai se ne intende.

Come riferitovi in altra parte del giornale, tante le stranezze emerse nella gestione dell’Avviso pubblico n. PGS20142 del 23 giugno 2014 riguardante la selezione di 41 figure nell’ambito del Progetto “Giovani in Sicilia”, da contrattualizzare per un massimo di sedici mesi e ‘finalizzato a elevare l’occupabilità e l’occupazione dei giovani attraverso un insieme di opportunità volte all’inserimento lavorativo’.

Avviso pubblico ritirato, dicevamo, che aveva assegnato a 31 giovani candidati altrettanti posti sui 41 messi a bando. Perché non assegnare da subito gli altri posti a disposizione? A chi dovevano essere destinati?

Questa è una delle tante anomalie contestate dagli ex sportellisti. Un centinaio, dei circa 1800, avevano partecipato al citato Avviso pubblico,, superando la valutazione per titoli e risultando stranamente ‘bocciati’ dopo l’effettuazione delle prove previste.

La graduatoria pubblicata da Italia Lavoro, ribadiamo, in un primo momento conteneva 31 nominativi e non 41 come i posti messi a bando. Molti osservatori sono pronti a giurare che, nonostante la giovane età, sono i ‘soliti volti conosciuti’ quelli che hanno fatto totale ‘razzia’ di posti.

Pare si tratti di cognomi noti alla politica e conosciuti tra i funzionari e dipendenti del dipartimento regionale della Formazione professionale.

Si tratterebbe, da indiscrezioni assunte, per almeno un parte dei 31 vincitori, degli stessi che, avendo lavorato per società di assistenza tecnica, sarebbero stati dislocati, per scadenza contratto, a lavorare presso Italia Lavoro attraverso il citato bando!

Dopo la ‘rivolta’ degli ex sportellisti, la graduatoria è stata ritirata e ripubblicata con l’aggiunzione di una decina di ex sportellisti.

Che strano, eh?

L’altra anomalia, rilevata nei giorni scorsi, è l’assenza di sportellisti tra i vincitori del richiamato avviso. Eppure erano stati un centinaio i partecipanti tra i lavoratori ex ‘Spartacus’ e tutti in possesso di titoli ed esperienza.

Come mai Italia Lavoro ha aggiustato il tiro, cercando di riparare al ‘bordello’ commesso?

Dopo le pesanti accuse dei lavoratori, ex sportellisti, che hanno partecipato all’Avviso pubblico di Italia Lavoro per il reclutamento di 41 operatori, si è scatenata la corsa mediatica per demolire l’operazione che assume, sempre più, un colore politico-clientelare.

Non è tutto. Un lavoratore degli Sportelli multifunzionali, che preferisce restare anonimo, ha sentito il dovere di raccontare al nostro giornale quanto gli è accaduto. Dice oggi:

“A seguito della pubblicazione il 23 giugno scorso dell’Avviso pubblico n. PGS20142 ha contattato gli uffici di Italia Lavoro per assumere indicazioni in ordine al contenuto del bando che non riuscivo a reperire sul sito istituzionale della società. Avendo ricevuto risposte evasive ha pensato di trasmettere una mail alla sede di Roma di Italia Lavoro. Non ottenendo alcuna risposta esaustiva e non riuscendo ad avere elementi necessari per avanzare la candidatura al richiamato bando, ho deciso di trasmettere una nota alle Procure della Repubblica di Roma e di Palermo per informarle dell’accaduto”.

Italia Lavoro non ha mai risposto al lavoratore che non ha più potuto partecipare al bando.

Una brutta storia che la dice lunga sull’operato dell’esecutivo regionale. E’ questo il modo di gestire il cosiddetto Piano Giovani?

Dopo il bando-farsa ed il flop del ‘click day’ è finito sott’accusa anche il ‘bando fantasma’ di Italia Lavoro.

Alla selezione hanno partecipato poco meno di un centinaio di ?ex sportellisti, in possesso del titolo di laurea e di un’esperienza richiesta di almeno quattro anni, ma nessuno è risultato vincitore.

Poi, come per una fatalità, Italia Lavoro ha sistemato tutto chiamando una decina di operatori, risultati vincitori, che sono andati ad affiancarsi ai 31.

Troppo tardi, però, perché il caos era già scoppiato.


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