Il commissario dello stato ha invitato governo e assemblea regionale a trovare i soldi per incrementare il fondo rischi per fronteggiare i residui attivi. Gia' trovate le due categorie da sacrificare. . .
Terza manovra finanziaria all’Ars/ Trovati i 120-130 milioni di euro per tappare il ‘buco’: pagheranno, per lo più, forestali e Comuni
IL COMMISSARIO DELLO STATO HA INVITATO GOVERNO E ASSEMBLEA REGIONALE A TROVARE I SOLDI PER INCREMENTARE IL FONDO RISCHI PER FRONTEGGIARE I RESIDUI ATTIVI. GIA’ TROVATE LE DUE CATEGORIE DA SACRIFICARE…
Si complica lo scenario economico della Regione siciliana. Stamattina Sala d’Ercole ha ripreso i lavori. E lavorerà anche nel pomeriggio. All’apparenza tutto sembra andare per il meglio. Ma nessuno, oggi, in Aula, ha detto come Governo e Ars intendono far quadrare i conti.
Ieri l’Ufficio del Commissario dello Stato – che ormai da tempo, a nostro avviso impropriamente – dialoga con l’esecutivo e con il Parlamento siciliano, ha fatto sapere che, per il cosiddetto fondo rischi, ovvero il fondo che deve essere utilizzato, a partire da quest’anno, per cominciare a ‘ripulire’ il bilancio dai crediti fasulli (leggere residui attivi), mancano all’appello da 120 a 130 milioni di euro.
Sempre ieri alcuni giornali – compreso il nostro – davano la notizia che c’erano problemi sulla copertura finanziaria. Perché dovendo accantonare altri 120-130 milioni di euro, la ‘coperta’, che è già corta, si è accorciata ancora di più.
Siamo arrivati al punto centrale del problema: come ha fatto, da ieri sera ad oggi, il Governo di Rosario Crocetta, a trovare 130 milioni di euro? La risposta è semplice: non li ha trovati!
I lettori ci prenderanno per matti. E diranno: ma se questi 120-130 milioni di euro non sono stati trovati come mai, da stamattina, Sala d’Ercole è tornata a lavoro con i deputati ‘freschi e pettinati’?
Semplice: hanno deciso di tagliare le spese, senza dire a chi toglieranno i soldi. Certo, qualche carta la dovranno scoprire nel proseguimento dei dibattito. Ma già una cosa ve la possiamo anticipare: la maggior parte di questi 120-130 milioni di euro la pagheranno i Comuni e i forestali (soprattutto i secondi).
Non è una scelta del Governo: è una scelta che stanno adottando, di comune accordo, Governo Crocetta, Ars e organizzazioni sindacali. Queste ultime, naturalmente, sottobanco.
Anzi, giusto per tenervi informati: la prima organizzazione sindacale che nei prossimi giorni denuncerà con toni barricadieri il nuovo taglio di risorse finanziarie a carico degli operai della Forestale annunciando scioperi e fiamme sarà la prima ad avere avallato questo nuovo scempio a carico di questa martoriata categoria…