Sono piùdi 190mila le firme raccolte dall'appello 'no ai ladri di democrazia' del fatto quotidiano contro la deriva autoritaria del governo renzi. Tra queste cominciano a brillare quelle di intellettuali ed artisti, come franco battiato e maurizio crozza.
Anche Battiato, Crozza e J-Ax contro la svolta autoritaria di Renzi &Co.
Sono piùdi 190mila le firme raccolte dall’appello ‘No ai ladri di Democrazia’ del Fatto Quotidiano contro la deriva autoritaria del Governo Renzi. Tra queste cominciano a brillare quelle di intellettuali ed artisti, come Franco Battiato e Maurizio Crozza.
“Aderisco al vostro appello perché lo condivido in pieno” dice Battiato.
“Sottoscrivo l’iniziativa del Fatto, in quanto questa riforma costituzionale ed elettorale continu ad allontanare il cittadino da ciò che lo riguarda” aggiunge Crozza che poi cita Ennio Flaiano: “La situzione politica in Italia è grave,ma non seria”.
Hanno aderito anche J-Ax, Sabina Guzzanti, oltre ad una schiera di costituzionalisti e intellettuali.
Sotto il testo dell’appello e in calce il link per firmare.
“LE CONTRORIFORME dellItalicum e del Senato delle Autonomie, concordate dal governo con il pregiudicato Silvio Berlusconi e il plurimputato Denis Verdini– scrive il Fatto Quotidiano nel suo appello-
consentono a un pugno di capi-partito di continuare a nominarsi i deputati a propria immagine e somiglianza (con le liste bloccate per la Camera), addirittura aboliscono lelezione dei senatori (scelti dalle Regioni fra consiglieri e sindaci, ridotti a un ruolo decorativo e per giunta blindati con limmunità-impunità) e tagliano fuori i partiti medio-piccoli (con soglie di sbarramento abnormi);
E ancora: Trasformano- si legge sul quotidiano- il Parlamento nello zerbino di un premier-padrone, uomo solo al comando senza controlli né contrappesi, con una maggioranza spropositata che gli permette di scegliersi un presidente della Repubblica e di influenzare pesantemente la Corte costituzionale, il Csm, la magistratura e linformazione televisiva e stampata;
– espropriano i cittadini dei residui strumenti di democrazia diretta: i referendum (non più 500mila, ma addirittura 800mila firme) e le leggi di iniziativa popolare (non più 50mila, ma addirittura 250mila firme).
DICIAMO NO ALLA SVOLTA AUTORITARIA, si legge ancora nella petizione- come i migliori costituzionalisti italiani hanno definito il combinato disposto delle due controriforme, ispirate consapevolmente o meno al Piano di Rinascita Democratica della loggia P2 di Licio Gelli.