E' stato rinviato 'per motivi tecnici' l'incontro programmato due settimane fa al ministero dello sviluppo economico, a roma, sulla vertenza della fiat di termini imerese. Lo rende noto la fiom. "siamo stanchi - dice il segretario della fiom in sicilia roberto mastrosimone - di annunci e tavoli di discussione, che in questi anni non sono stati capaci di dare risposte al dramma sociale dei metalmeccanici della fiat e dell'indotto e al rischio desertificazione industriale a termini imerese".
Fiat Termini Imerese, ennesima beffa del Ministero
E’ stato rinviato ‘per motivi tecnici’ l’incontro programmato due settimane fa al ministero dello Sviluppo economico, a Roma, sulla vertenza della Fiat di Termini Imerese. Lo rende noto la Fiom. “Siamo stanchi – dice il segretario della Fiom in Sicilia Roberto Mastrosimone – di annunci e tavoli di discussione, che in questi anni non sono stati capaci di dare risposte al dramma sociale dei metalmeccanici della Fiat e dell’indotto e al rischio desertificazione industriale a Termini Imerese”.
“A dicembre scade la cig – aggiunge -, Renzi e Crocetta se non sono in grado di trovare soluzioni per far ripartire gli impianti lo dicano chiaramente piuttosto che rinviare gli incontri. Se le istituzioni sono incapaci mettere un punto a questa vertenza, la Fiat si assuma le proprie responsabilita’ per scongiurare l’ennesima macelleria sociale”.
Sono 1.200 gli operai della Fiat e dell’indotto in cig in deroga fino al 31 dicembre prossimo; senza una soluzione c’e’ il rischio che a meta’ ottobre la Fiat avvii le procedure di licenziamento collettivo per i metalmeccanici della fabbrica siciliani.