“Un leader è pregiudicato? Fa nulla se è potente ed è mio alleato”. Machiavelli? No, Renzi…

SCELTO DA FACEBOOK

di Roberto De Benedictis

Da tre giorni uomini saggi e di spirito superiore vanno ripetendo: “Ma come si fa a parlare dell’assoluzione di Berlusconi quando il mondo, dall’Ucraina alla Palestina, ha tanti problemi seri?”. Ed effettivamente, messa così, la cosa è proprio meschina, un’ossessione perversa quasi.

Ma poi Renzi ha detto: “Avrei fatto lo stesso le riforme con lui, anche se fosse stato condannato”, codificando questo sommo Principio: “Si può essere contemporaneamente pregiudicati e rispettabili leader politici”. Fino ad avere pieno diritto di cambiare la Costituzione e tutto il resto (motivazione nobile: quella vacua tautologia della “politica del fare”).

Questa, non altra, è l’architrave su cui poggia il Patto, il progetto di cambiamento del Paese.

Insegnate cose che assomigliano a questa ai vostri figli?

L’Italia lo vuole insegnare all’Europa. Anzi vuole che l’Europa e quei bacchettoni dei tedeschi (quelli che fanno dimettere i ministri se copiano la tesi di dottorato!) si fidino di noi e ci rispettino, perché proprio questo principio è la garanzia delle riforme che faremo. Questa è la Svolta Buona.

Allora, se tanti italiani non necessariamente beceri pensano che le riforme sono importanti per il nostro futuro e persino per mettere in condizioni l’Italia di dare un contributo alla pace nel mondo, non è alle vicende di Berlusconi che si sono appassionati, ma alla natura delle riforme condivise con lui. Provandone sconcerto non tanto per la sua assoluzione (giacché nemmeno la magistratura sorprende più), ma per il ruolo che continua ad avere e che Renzi ha codificato nel suo Principio: se un leader è pregiudicato non ci fa niente, purché sia potente e mio alleato.

È su questo che stiamo costruendo. E su molte altre fondamenta come queste fatte di sabbia, in perfetta continuità con il nostro recente passato.

Fra me e me mi dico, guardando alla quasi generale supina accettazione di questo Principio: non è anche questo il frutto di quel malinteso “desiderio di essere come tutti”? In fondo, pregiudicato e leader politico… “chesaramai”?

Dite quello che volete, ma io considererò sempre questo Principio indegno di un popolo che abbia un suo onore. E per favore, non mettetevi a banalizzare con l’etica della responsabilità e l’etica dei principi, che quelle sono cose serie.

Foto tratta da impresapalermo.it

Nota a margine

In fondo Renzi è fiorentino come Machiavelli… e Berlusconi è il Valentino…


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]