La Lombardia chiede a Renzi la sospensione del Pos. E la Sicilia ‘autonoma’ che fa?

IL CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDO HA APPROVATO UNA MOZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE CHE CHIEDE AL GOVERNO NAZIONALE DI SOSPENDERE QUELLO CHE, IN FONDO, NON E’ ALTRO CHE UN NUOVO REGALO ALLE BANCHE. I GRILLINI SICILIANI FARANNO LA STESSA COSA? ANCHE FORZA ITALIA POTREBBE DIMOSTRARE, CON I FATTI, CHE ALL’ARS E’ ALL’OPPOSIZIONE E NON CON CROCETTA

Il Consiglio regionale ha approvato una mozione del Movimento 5 Stelle Lombardia che chiede che la Regione Lombardia di attivarsi presso il Governo nazionale per sospendere il provvedimento che rende obbligatorio il Pos per le piccole imprese fino a quando i costi del servizio bancario non saranno in linea con la media europea. La mozione chiede poi che si avvii un confronto diretto con le banche sui costi del servizio.

“Il decreto del Governo sui POS obbligatori – scrive Dario Violi, consigliere M5S Lombardia sul blog di Beppe Grillo – è sbagliato, inutile per la lotta all’evasione e aumenta i costi per le aziende. Il Movimento 5 Stelle non è contrario alla tracciabilità dei pagamenti, ma l’istallazione indiscriminata del Pos è solo l’ennesimo regalo alle banche e giustamente la Regione Lombardia deve chiedere al Governo la sospensione del provvedimento spot”.

“Il decreto – prosegue il consigliere regionale della Lombardia – si limita a istituire un’ennesima gabella per milioni di piccoli artigiani, commercianti e professionisti, già alle prese con un gravissimo quadro economico. Francamente non comprendiamo il voto contrario del PD a questa mozione. Per loro evidentemente non è chiaro che sono le grandi imprese che producono la stragrande maggioranza dell’evasione piuttosto che il piccolo commerciante che risulta oggi inutilmente vessato da regole e regolamenti che non servono a ridurre il nero”.

E in Sicilia? Sarebbe il caso che i parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars presentino la stessa mozione. Saranno, poi, i parlamentari di Sala d’Ercole a decidere se approvare o meno la mozione. Sarebbe l’occasione per far conoscere a tutti i professionisti siciliani – avvocati, medici, dentisti, ingegneri, architetti, agronomi, geologi, artigiani e, in generale, liberi professionisti – chi, a Sala d’Ercole, si batte in favore delle imprese siciliane e chi, invece, è favorevole al Governo Renzi, protagonista di questo ennesimo regalo alle banche.

Anche il gruppo di Forza Italia all’Ars ha l’occasione per mostrare con chi sta: se con il Governo Crocetta e con il Governo Renzi o con i siciliani. Il capogruppo degli azzurri a Sala d’Ercole, Marco Falcone, qualche giorno fa – insieme al coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Vincenzo Gibiino – si è detto pronto “al confronto in Aula con il Governo Crocetta”, ovviamente per votare la terza finanziaria del Governo Crocetta.

Ieri – forse perché lo sputtanamento degli azzurri di Sala d’Ercole è stato pesante – Falcone ha cambiato idea, dicendo che il gruppo parlamentare di Forza Italia all’Ars è tornato all’opposizione e – addirittura! – si accinge a presentare una manovra finanziaria alternativa a quella del Governo Crocetta…

Onorevole Falcone, faccia di più: presenti come gruppo parlamentare la stessa mozione approvata dal Consiglio regionale della Lombardia: anche per capire, al di là delle parole, con chi stanno i parlamentari di Forza Italia a Sala d’Ercole: se con il Governo Renzi e con il Governo Crocetta o con i siciliani.

Lo sappiamo: a Roma, ormai, Berlusconi e Renzi sono pappa e ciccia. Ma lei, onorevole Falcone, almeno per questa volta, pensi alla Sicilia.


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