Gli indipendentisti del fronte nazionale siciliano ricordano il dirigente della regione siciliana, la sua nobile figura, loperato e lesempio
Nel ricordo di Filippo Basile a 15 anni dal suo assassinio
GLI INDIPENDENTISTI DEL FRONTE NAZIONALE SICILIANO RICORDANO IL DIRIGENTE DELLA REGIONE SICILIANA, LA SUA NOBILE FIGURA, LOPERATO E LESEMPIO
da Giuseppe Scianò
riceviamo e volentieri pubblichiamo
Con grande commozione – ed anche con immutata indignazione – gli Indipendentisti di lu FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU ricordano che il 5 luglio del 1999, a Palermo, a poca distanza dal proprio posto di lavoro, veniva spietatamente assassinato FILIPPO BASILE, dipendente dellAssessorato Regionale Agricoltura e Foreste.
Era un uomo onesto che, per quanto giovane, aveva svolto e svolgeva importanti funzioni, lavorando con correttezza, con competenza, con professionalità, al servizio esclusivo della Pubblica Amministrazione e della LEGALITA.
Va chiarito che lassassinio di Filippo BASILE, pur non essendo, in sé, addebitabile alla MAFIA vera e propria, rientrava in quella prassi ed in quella cultura mafiose che la politica politicata e probabilmente anche i poteri forti non hanno mai voluto seriamente debellare dalla pubblica amministrazione, dai servizi pubblici e dalla Regione Siciliana. Al di là, ovviamente, dei bei discorsi.
Fenomeno, questo, che – comè noto – si è quasi sempre manifestato già dai sistemi e dai metodi delle assunzioni.
In Sicilia, forse, ne sappiamo – in negativo – più che altrove.
E sin al 1860, come dimostra, peraltro, la denunzia di Filippo CORDOVA nel Parlamento di Torino, nella seduta del 6 gennaio 1861.
Le poche eccezioni di segno contrario, seppure lodevoli, confermano, purtroppo, la regola generale, nonché la sussistenza del solito andazzo. Ed è evidente che i bei discorsi non servono granché. Necessitano piuttosto quei FATTI, che tardano ad arrivare, soprattutto di cambiamento effettivo!
In questo contesto, la tragica morte di Filippo BASILE assume maggiore valenza e più chiari significati.
Filippo va, quindi, considerato, a tutti gli effetti, un EROE ed un MARTIRE dei nostri tempi. Un EROE al quale va la nostra gratitudine, il nostro affetto e leterna MEMORIA.
Il suo esempio ed il suo sacrificio resterebbero, tuttavia, parzialmente compresi e poco valorizzati se coloro che oggi si ritengono – e dicono di esserlo – SICILIANI degni di tale nome, non si sbracciassero per dare inizio, in prima persona, a quella RIVOLUZIONE CULTURALE, MORALE e POLITICA, della quale la Sicilia e lintero Popolo Siciliano hanno estremo bisogno, per intraprendere con determinazione il cammino del progresso, del rinnovamento, della RINASCITA, dellefficienza e della civiltà.
Nel nome e sullesempio di Filippo BASILE e dei tanti Martiri che hanno sacrificato la loro vita per una Sicilia migliore.