“Questione forestale”: è l’ora della ricerca del colpevole … ma intanto la Sicilia brucia!

INVECE DI RIORGANIZZARE IL LAVORO PER EVITARE UN NUOVO DISASTRO ALLA PROSSIMA ONDATA DI SCIROCCO, E’ IL INIZIATO IL GIOCO DELLO SCARICABARILE: LA COLPA E’ TUA, NO TUA, NO TUA…

di Paolo Luparello

In queste ore si rischia di cadere nel trabocchetto del solito scaricabarile. Di chi sarà mai la colpa del mancato avviamento della stagione antincendio 2014? Di chi è la colpa del mancato avviamento degli operai forestali che avrebbero dovuto curare la manutenzione dei boschi e la prevenzione dagli incendi? Perché nessuno ha lanciato l’allarme del rischio al quale si andava incontro?

Qualcuno dirà che la colpa è dei vertici del Comando del Corpo Forestale. Qualcun altro dirà che la colpa è dei vertici dell’Azienda Foreste Demaniali (ex?). Qualcuno dirà che la colpa è del livello politico, con in testa il Presidente e gli assessori competenti, Ambiente e Risorse agricole. Qualcuno tirerà in mezzo anche i sindacati. Sta di fatto che sugli oltre 25 mila operai forestali divisi tra la manutenzione forestale e l’antincendio sono tanti coloro i quali hanno costruito le proprie fortune politiche (e sindacali), e non solo, e oggi ognuno cerca di addossare la colpa sugli altri … è storia nota!

La materia è certamente spinosa e se qualcuno deciderà di costituire una commissione di inchiesta si potrà scoprire che ognuno ci ha messo del suo per giungere alla situazione che sta sotto gli occhi di tutti.

La “questione forestale” non ha goduto della copertura mediatica del Presidente Crocetta. Non è stata oggetto di accuse e di denunce. Si è trattato meramente di un problema di soldi … quelli che sarebbero serviti non c’erano e anziché dirlo apertamente si è assistito al solito “traccheggiamento”, perché nessuno si è voluto assumere la responsabilità di dire la verità … troppo impopolare!

E allora si è dato sfogo alla fantasia. Ognuno si è inventato esperto in “spending review”. Qualcuno si è immaginato le graduatorie uniche provinciali. Qualcun altro ha immaginato che, in fondo, la Sicilia non ha un clima grazie al quale gli incendi si propagano più facilmente … sentito mai parlare di scirocco? … e ha pensato bene che non era necessario dotarsi di una flotta aerea per la stagione dell’antincendio, salvo ripensarci oggi (il servizio sarebbe dovuto partire il 15 giugno e la gara deve ancora espletarsi probabilmente).

Qualcuno ha immaginato di risparmiare ricorrendo alle Aziende sanitarie provinciali per le visite mediche per l’avviamento al lavoro degli operai gravando queste di migliaia di visite in pochi giorni. Risultato: code pazzesche! All’immaginazione non c’è stato alcun limite e quella che doveva essere una ‘macchina’ organizzativa efficientissima si è trasformata in una armata Brancaleone!

Quanto si è pensato di mettere in campo non è di per sé sbagliato. E’ sbagliato il modo come hanno tentato di realizzarlo. Una “rivoluzione” del settore di questo tipo avrebbe postulato un coordinamento stringente già all’indomani dell’approvazione della norma, la legge regionale n. 5 del 2014 del gennaio di quest’anno. Invece che cosa hanno fatto tutti gli addetti ai lavori? Che cosa ha fatto il Governo del presidente Crocetta?

Da ciò al quale stiamo assistendo direi poco … a parte la solita rotazione del dirigente generale della ex Azienda e l’avvicendamento degli assessori all’Ambiente (fuori la Mariella Lo Bello dentro la Maria Rita Sgarlata) e all’Agricoltura (fuori Dario Cartabellotta dentro Paolo Ezechia Reale) … gli unici che sono rimasti al loro posto sono il presidente della Regione siciliana (Crocetta) e il responsabile del Comando Corpo Forestale della Regione (ingegnere Di Rosa).

Le colpe di tutto ciò non possono che essere addebitate al presidente Crocetta … a lui dimostrare che la colpa è di altri e prendere i provvedimenti del caso!

Nel frattempo, però, qualcuno si porta avanti con il lavoro e da un servizio del TG3 regionale si apprende che l’assessore Sgarlata ha individuato un primo potenziale responsabile il comandante del Corpo Forestale della Regione, ovvero il già citato ingegnere Di Rosa.

Mentre la Sicilia brucia loro cominciano lo scaricabarile. Anziché litigare perché non costituiscono una task force che affronti tutte le criticità e individui le soluzioni rapidamente?

Soldi permettendo … naturalmente!

(Foto di prima pagina tratto da ilmessaggeroavventista.it)


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