I tempi dilatati nelle procedure di avvio delle annualita hanno comportato la rinuncia al finanziamento con notevole danno per i minori, le loro famiglie, gli enti formativi ed il personale dipendente. Inefficienza che si aggiunge ad inefficienza. Ancora una volta il governo crocetta ne esce con le ossa rotte
Otto enti rinunciano al finanziamento. Motivo: i ritardi dellamministrazione. Nelli, ma che combini?
I TEMPI DILATATI NELLE PROCEDURE DI AVVIO DELLE ANNUALITA HANNO COMPORTATO LA RINUNCIA AL FINANZIAMENTO CON NOTEVOLE DANNO PER I MINORI, LE LORO FAMIGLIE, GLI ENTI FORMATIVI ED IL PERSONALE DIPENDENTE. INEFFICIENZA CHE SI AGGIUNGE AD INEFFICIENZA. ANCORA UNA VOLTA IL GOVERNO CROCETTA NE ESCE CON LE OSSA ROTTE
I ritardi accumulati dallAmministrazione regionale hanno prodotto effetti devastanti nella filiera dellObbligo formativo. Corsi di formazione destinati a minori in obbligo scolastico per il rilascio di qualifiche professionalizzanti che immettono nel mondo del lavoro i discenti ai quali otto enti formativi hanno dovuto rinunciare per ritardi da addebitare, in quasi tutti i casi, agli uffici del dipartimento regionale alla Formazione professionale.
La notizia pubblicata sul sito istituzionale dellassessorato regionale alla Formazione professionale ha provocato momenti di panico nel mondo formativo. Da qualche parte si era sparsa la voce che per otto enti formativi fosse arrivata la revoca dellaccreditamento. Invece si tratta semplicemente di somme alle quali gli enti formativi interessati dal provvedimento assessoriale avevano già da tempo rinunciato. Nulla di più.
Agli enti non sarà sottratto alcun euro, perché nessuna quota di finanziamento hanno mai ricevuto sui corsi ai quali gli stessi, lo ripetiamo, avevano rinunciato. Per dovere di cronaca e nel rispetto del principio che linformazione va data in maniera corretta, di seguito facciamo alcune precisazioni dobbligo.
Gli enti interessati che, lo ribadiamo, hanno rinunciato al finanziamento sono:
l’Anfe di Catania che ha rinunciato a quasi 520.000 euro;
l’Interefop di Palermo a 373.560 euro;
l’Engim di Messina, 311.500 euro;
l’Ecap di Messina 166.920 euro;
l’Endofap circa 204 mila euro;
il consorzio Eduform circa 144.000 euro;
lEnte formativo San Pancrazio Onlus 149.000 euro;
l’Istituto superiore statale “G.B. Ferrigno” 121.810 euro.
Dalla direzione dellEngim abbiamo raccolto una dichiarazione a chiarimento sullaccaduto.
Per Engim si è trattato della rinuncia di corsi di quarto anno dellOif. Nel marzo 2013 , ci viene riferito dallente, viene pubblicata la graduatoria provvisoria dellAvviso 19/2011 prima finestra, cioè, trattasi di secondi, terzi e quarti anni di corsi destinati ai minori in obbligo scolastico. E qua emerge il primo inqualificabile ritardo dellassessorato al ramo.
Il piano avrebbe dovuto iniziare nel settembre 2012 come per le scuole pubbliche, e quindi sei mesi prima. Lente avendo dovuto riscontrare, a causa dei ritardi nellavvio delle attività, riduzione di allievi iscritti in due corsi di quarto anno, destinati al rilascio delle qualifiche di tecnico elettrico e tecnico dellautoveicolo (unico corso programmato in Sicilia), ha chiesto di procedere allaccorpamento dei due citati percorsi formativi, come previsto dal manuale Fse per offrire agli allievi una sola offerta formativa.
Dopo oltre quattordici mesi di attesa e due ulteriori solleciti, non avendo avuto risposte in merito allaccorpamento da parte degli organi competenti e avendo lente constatato che gli allievi non avevano lintenzione di iniziare il corso con circa 20 mesi di ritardo rispetto alla normale programmazione, lEngim ha comunicato allassessorato di rinunciare al finanziamento senza aver mai percepito alcun euro.
Con ovvio danno per le prospettive lavorative degli allievi, che pure inizialmente avevano prestato interesse alla frequenza vista a particolarità della qualifica. Difatti, il quarto anno equivale ad un diploma di formazione professionale.
Nel caso dellEduform, abbiamo rintracciato telefonicamente il preside, Antonino Marasà, che ha voluto chiarire quanto successo al suo ente.
“La notizia che si era diffusa sulla revoca dellaccreditamento al nostro ente è falsa e priva di fondamento – dice Marasà -. Lente aveva già rinunciato ad un corso di Oif per mancanza di allievi con regolare comunicazione e decretazione degli uffici competenti del dipartimento regionale Formazione professionale”.
LEnte chiederà chiarezza agli organi di competenza – riferisce Marasà al nostro giornale – per capire chi ha messo in giro voci non veritiere.
Anche dallInterefop hanno riferito al nostro giornale che lente da tempo aveva rinunciato al finanziamento di 373 mila euro per difficoltà nellavvio dei corsi dovuti anche al reclutamento degli allievi, somme mai ricevute e che quindi nulla va restituito.
Caos che si aggiunge al casino dei giorni scorsi, proprio quello che non ci voleva, visti gli animi accesi dei lavoratori che hanno protestato platealmente rischiando anche lincolumità.
Questa è la Formazione di qualità offerta dal Governo del presidente Crocetta? Questa è lefficienza della ‘macchina’ amministrativa nel settore?
Lassessore al ramo, Nelli Scilabra, ha parlato di normale amministrazione nella revoca del finanziamento agli otto enti citati. Ed invece no! Non siamo daccordo. Non siamo di fronte ad una normale amministrazione, sono i ritardi del suo assessorato, cara Nellina, che hanno causato labbandono degli allievi. Minori che già provenivano da esperienze similari e non è questa la formazione pensata per i siciliani, per i giovani, per i minori.
Con le parole è facile riempirsi la bocca di efficienza ed efficacia, i fatti, ahinoi, dimostrano lesatto contrario. Il Governo regionale ne esce sconfitto.