Telenovela PD-Crocetta: questa volta Raciti ha ragione da vendere

LA VERITA’ E’ CHE ORMAI TUTTI – PSICOLOGI, SOCIOLOGI, ANTROPOLOGI, ANALISTI – DOVREBBERO AIUTARE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE A DIMETTERSI

di Carmelo Raffa

Caro presidente Rosario Crocetta, forse ci dispiace dirlo, ma questa volta Fausto Raciti ha ragione. Dai lavori dei vertici del PD Sicilia rileviamo che, ancora una volta, è stato confermato da parte di tutti che Rosario Crocetta, se vorrà rimanere nel predetto Partito, dovrà necessariamente, anzi obbligatoriamente, imboccare la strada del dialogo ed abbandonare quella del “cartaio”.

Purtroppo l’errore è stato quello di non aver fermato in tempo ed assecondato il Governatore dopo la sua elezione che, ricordiamo, è avvenuta grazie al trascinamento dei Partiti e della profonda divisione scaturita all’epoca nel centrodestra.

Da allora lui si è convinto che poteva continuare a percorrere una strada senza intralci e scegliere per il Governo persone a lui fidate. E quando però constatava che l’ex segretario regionale del PD, Giuseppe Lupo, rivendicava le scelte politiche agli organismi di Partito, intralciando in tal modo i propri obiettivi, gli si mette contro in sede congressuale e, assieme ad un’armata Brancaleone, decide di sostenere il giovanissimo Fausto Raciti.

Però Mister Crocetta non considerava il fatto “di aver fatto i conti senza l’oste”: ed infatti il giovane Segretario non si presenta col cappello in mano dal Governatore, ma rivendica fin da subito le competenze delle scelte al Partito.

Rosario Crocetta, nonostante ciò e col motto: “Ragazzino, lasciami fare”, prima delle elezioni europee dà vita al Governo Crocetta bis trattando direttamente con alcune correnti del PD e di altri Partiti.

Ma ciò non basta perché, in piena campagna elettorale, anziché prendersela con gli avversari ha preferito portare attacchi pesanti alla gestione del proprio Partito e ai candidati Caterina Chinnici e Giovanni Fiandaca.

Raciti a questo punto si sta giocando il tutto per tutto sapendo benissimo di rischiare sulla propria persona. Ed ora come fa Crocetta ad uscire dal pantano?

Sicuramente sarà un problema suo, ma noi ci permettiamo di insistere, alla luce anche delle prese di posizioni della maggior parte delle forze sociali: presidente, dia retta a noi, si dimetta.

Se poi riterrà di essere amato dal popolo siciliano, beh, potrà ripresentare la propria candidatura, ma questa volta in piena autonomia.

Non comunque, anche se non abbiamo voluto bene a questo Governatore, glielo sconsigliamo, perché siamo convinti che a scrutinio avvenuto si accorgerebbe di avere ottenuta una percentuale da prefisso telefonico…

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]