Ars, tagli in vista per le pensioni dei dirigenti regionali?

IL GOVERNO SEMBRA INTENZIONATO A ‘TOSARE’ ANCHE CHI CREDE ANCORA ALL’ESISTENZA DEI DIRITTI ACQUISITI…

Si possono tagliare le pensioni dei dipendenti pubblici? Non sono diritti acquisiti? Se lo chiedono in tanti, davanti alla manovra del Governo regionale di Rosario Crocetta che, dopo essersi fatto scippare 1 miliardo e 250 milioni di euro dal Governo nazionale, cerca di rivalersi sugli stessi siciliani. Su quelli che vengono ritenuti ‘ricchi’.

Dovrebbero essere colpiti i dirigenti della Regione con retribuzioni oltre i 150 mila euro e anche i dipendenti e i pensionati dell’Ars. Di questi, però, dovrebbe occuparsi il Consiglio di presidenza dell’Assemblea regionale siciliana.

Insomma, ormai, in Sicilia, si parla solo di tagli. Sostegno alle imprese, economia produttiva, sviluppo: di questi argomenti non si deve nemmeno parlare. Viene da chiedersi chi dovrebbe sostenere, nella nostra Isola, la domanda al consumo. Le tasse sono elevate, a parte la sceneggiata degli 80 euro di Renzi buona per una campagna elettorale di accattoni, tra poco le famiglie siciliane verranno massacrate dalla Tasi.

Ripetiamo: chi dovrebbe sostenere i consumi? Con quali soldi? E senza una robusta crescita della domanda al consumo come si potranno sostenere le imprese e rilanciare l’occupazione?

In questo scenario arrivano i nuovi tagli del Governo Crocetta. Insomma, una giornata politica e parlamentare all’insegna dello ‘sparagno’, quella che si sta consumando a Palazzo Reale, sede del Parlamento siciliano. In scena è tornata la manovra da 136 milioni di euro, più altri 100 milioni surreali. Si tratta di soldi legati a un’intesa romana che entreranno quando l’uva bianca – quella dolce – sarà sulle tavole dei siciliani.

Se ne parlerà tra qualche mese. Questi 100 milioni arriveranno da ‘risparmi’ nella sanità, come se la sanità siciliana, ormai distrutta da quattro anni di tagli continui, possa produrre ancora risparmi. Con questi 100 milioni si dovrebbero pagare i Comuni (20 milioni di euro) e i forestali (80 milioni di euro).

Per gli operai della Forestale – anche se non è scritto da nessuna parte – dovrebbero arrivare 16-18 milioni di euro dal Piano di sviluppo rurale. Sono i 2 miliardi e passa di euro che, dal 2007 ad oggi, avrebbero dovuto rilanciare il mondo rurale siciliano. Invece avrebbero foraggiato tanti giovani imprenditori agricoli che siamo tutti curiosi di conoscere.

Cosa che non avverrà, perché, a quanto si racconta, si tratta, nella stragrande maggioranza, di figli di papà, figli & parenti di politici, figli & parenti di burocrati regionali e via continuando con queste ‘delicatezze’ parentali.

Qualche cosa, da questo Psr, è stata preservata. Quanto non lo sappiamo, perché il Governo regionale, sotto gli occhi ‘distratti’ di tutte le ‘autorità’, italiane ed europee, si guarda bene dal raccontare come sono stati spesi questi 2 e passa miliardi di euro. Insomma, le ‘legalità’ e la ‘trasparenza’ in primo luogo, per i coglioni, ovviamente, che ci vanno ancora dietro…

Che dire? Aspettiamo di legge questa legge approvata. Per capire che cosa ci metteranno dentro. E per vedere chi verrà colpito dalla nuova stretta del Governo regionale. A cominciare dai pensionati regionali…

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]