Un infermiere è stato aggredito mentre era in servizio nel carcere Malaspina di Caltanissetta. L’uomo, medicato al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia, ha riportato la frattura del setto nasale e una contusione cervicale. A esprimere «preoccupazione» e sollecitare «azioni immediate per garantire la sicurezza dei professionisti sanitari» è stato il sindacato Nursind. «Ciò che suscita ulteriore inquietudine – afferma […]
Foto di Marcello Rabozzi da Pixabay
Infermiere aggredito nel carcere di Caltanissetta: «Non è stato assistito da nessun operatore della casa circondariale»
Un infermiere è stato aggredito mentre era in servizio nel carcere Malaspina di Caltanissetta. L’uomo, medicato al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia, ha riportato la frattura del setto nasale e una contusione cervicale. A esprimere «preoccupazione» e sollecitare «azioni immediate per garantire la sicurezza dei professionisti sanitari» è stato il sindacato Nursind.
«Ciò che suscita ulteriore inquietudine – afferma il segretario provinciale Nursind Giuseppe Provinzano – è il fatto che il professionista non è stato né assistito né accompagnato da alcun operatore della casa circondariale, configurando una grave negligenza. L’aggressione, avvenuta in assenza di una scorta per l’infermiere – aggiunge il sindacalista – evidenzia la necessità di azioni immediate e concrete per garantire la sicurezza del personale infermieristico all’interno delle strutture carcerarie».
Per questo, il sindacato chiede l’adozione urgente di misure efficaci, tra cui «un incremento del personale infermieristico, l’implementazione di protocolli di sicurezza più stringenti e una formazione specifica per prevenire attacchi violenti». Dal Nursind annunciano anche che «in mancanza di risposte immediate e concrete, saranno attivate tutte le azioni necessarie per garantire la protezione e la tutela degli operatori coinvolti».