Renzi a Palermo nel giorno di Falcone: campagna elettorale sui nostri morti. Stai a casa…

E’ la Sicilia  a togliere il sonno al segretario del PD, Matteo Renzi, in questi ultimi giorni di campagna elettorale.  A Roma ancora non riescono a credere che i siciliani non sono più disposti a farsi prendere per i fondelli da un partito che, nella nostra Isola, negli ultimi anni, non si è saputo più distnguere dagli altri. Anzi.

Nella Capitale, sono ancora convinti che i siciliani hanno l’anello al naso. Che non si siano accorti che gli ultimi Governi nazionali, a guida PD, non hanno fatto nulla per tentare di arginare il declino dell’economia meridionale, nonostante i numerosi allarmi della Svimez che, con numeri alla mano, ha dimostrato come le manovre finanziarie romane degli utlimi anni abbiano fortemente penalizzato il Sud e la Sicilia.

Per non parlare del regalo ‘pre-elettorale’ degli 80 euro, che solo al bilancio della Sicilia, già disastrato,  sta costando circa 200 milioni di euro.

Dinnanzi a questo quadro, i siciliani, e anche gli altri meridionali, almeno nei sondaggi, pare non abbiano nessuna intenzione di premiare il PD alle europee. Pare che, ancora una volta, in Sicilia e nel Sud, sarà la voce della protesta a vincere, dividendosi tra M5S e astensionismo.

Che Renzi tenti di guadagnare qualche voto, ci sta. Ma, che lo faccia, annunciando la sua partecipazione alle commemorazioni della strage di Capaci, venerdì 23 Maggio, a due giorni dalle elezioni,  è davvero troppo.

E’ da ipocriti sostenere che verrà a Palermo da Presidente del Consiglio, quando è evidente a tutti che in questi giorni, il suo impegno è tutto rivolto alla campagna elettorale.

E tentare di recuperare consensi, nel giorno in cui i siciliani ricordano Giovanni Falcone e gli uomini della sua scorta, è offensivo per la Sicilia e per la memoria dei suoi eroi.

Non possiamo quindi, non condividere l’appello già lanciato dai colleghi di LiveSicilia: Renzi stai a casa.

“Una richiesta – scrive Claudio Reale sul quotidiano online- che abbiamo rivolto e rivolgiamo al premier, ma anche a tutti gli altri esponenti politici: ministri e parlamentari, presidenti di Regione e soprattutto candidati, per una volta, mancheranno di rispetto alla memoria dei nostri martiri venendo a Palermo, non rinunciando a esserci. Cari politici, per una volta, solo per una volta, è meglio che restiate a casa”.

Condividiamo e sottoscriviamo.

Aggiornamento: Renzi cambia idea e resta a casa
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