Acqua: nei 52 Comuni del Palermitano arrivano altri privati. La Lista Tsipras: “E’ una beffa!”

NUOVO ‘CAPOLAVORO’ DEL GOVERNO CROCETTA, CHE PROMETTE IL RITORNO AL SERVIZIO PUBBLICO E POI… IL MISTERO DEL RITIRO DELL’AMAP. LA SOCIETA’ CHE PRENDE IL POSTO DI APS SI CHIAMA “ONDA ENERGIA”: SIRACUSANA, MA CON SEDE A ROMA. SULLO SFONDO IL BUSINESS DELLA DEPURAZIONE. LA DENUNCIA DI ANTONELLA LETO (LISTA TSIPRAS)

Gestione dell’acqua nei 52 Comuni del Palermitano dopo il fallimento di Acque Potabili Siciliane (ASP): alla fine l’Amap – la società che gestisce il servizio idrico a Palermo (società partecipata dallo stesso Comune) non si è presentata alla gara. L’unica società rimasta in campo è Onda Energia, un gruppo di Siracusa, ma con sede a Roma.

Perché l’Amap si è ritirata? E che fine ha fatto l’impegno del Governo regionale di Rosario Crocetta, di assicurare la gestione pubblica del servizio idrico in questi 52 Comuni del Palermitano.

L’impegno, in verità, l’aveva assunto l’assessore – ormai ex assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino – che si era impegnato per la gestione pubblica. Ma adesso arriveranno questi nuovi privati.

“Si tratta dell’ennesima beffa – commenta Antonella Leto, candidata alle Europee nella Lista Tsipras – ai danni dei cittadini che, in maggioranza assoluta con i referendum del 2011 hanno votato per l’Acqua Pubblica e si ritroveranno, loro malgrado, clienti di un gestore che non ha alcuna esperienza nel settore, possiede un capitale sociale sufficiente a pagare per pochi mesi il personale ex APS, ma che ha certamente visto nella gestione del Servizio idrico integrato di questi Comuni la possibilità di lauti guadagni, forse da attingere nei fondi e nei conseguenti appalti per la depurazione, visto che nessun privato si offre di fare beneficenza avendo come mission il profitto”.

“E’ proprio per questo – conclude la Leto – che ho accettato di candidarmi nell’unica lista che si propone di portare la Democrazia partecipativa, i diritti ed i beni comuni come l’acqua in Europa ed in prospettiva in Italia. Non è più accettabile che le donne e gli uomini di questo Paese siano costantemente annichiliti da una politica che, come ha fatto anche Crocetta per farsi eleggere, predica bene e in perfetta continuità con chi lo ha preceduto continua a favorire gli interessi diversi da quelli della collettività. La politica può e deve essere un’altra cosa”.

 


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