Nessuna determinazione assunta dalla dottoressa corsello sullo scorrimento della graduatoria del bando triennale pur in presenza di massicce risorse disponibili. Soldi finiti chissa' dove nonostante l'emergenza del settore
Formazione: 35 milioni di euro di economia dell’Avviso 20 utilizzate per altri fini?
NESSUNA DETERMINAZIONE ASSUNTA DALLA DOTTORESSA CORSELLO SULLO SCORRIMENTO DELLA GRADUATORIA DEL BANDO TRIENNALE PUR IN PRESENZA DI MASSICCE RISORSE DISPONIBILI. SOLDI FINITI CHISSA’ DOVE NONOSTANTE L’EMERGENZA DEL SETTORE
Sono tanti i misteri, le incongruenze, le inadempienze, i passaggi a vuoto che caratterizzano la gestione della Formazione professionale siciliana targata Rosario Crocetta. Una vicenda in particolare le supera tutte.
Ci sarebbero trentacinque milioni di euro, forse cinquanta, cosiddette economie a valere sulla prima annualità dellAvviso 20/2011 che nessuno sa più che fine abbiano fatto. Non è la trama di un film giallo di vecchio stampo dove il colpevole lo si capisce solo a titoli di coda, ma la paradossale realtà che tenteremo di raccontare di seguito.
Agli inizi del 2014 il Servizio gestione del dipartimento regionale Istruzione e Formazione professionale ha provveduto ad effettuare la ricognizione aggiornata delle risorse rese disponibili a valere sul citato Avviso 20/2011. Somme che ammonterebbero, lo ripetiamo, a trentacinque milioni di euro, forse addirittura cinquanta. Disponibilità derivanti da revoche, riduzioni e rinunce intervenute sullattività formativa finanziata. Si tratta di risorse liberatesi, per esempio, anche per via corsi finanziati e non avviati per mancanza di allievi iscritti.
E lAmministrazione regionale guidata dalla dottoressa Anna rosa Corsello che ha fatto? Nulla!
Lassessore regionale alla formazione professionale, Nelli Scilabra, tutta rivolta alla salvaguardia e tutela dei lavoratori, almeno a parole, è a conoscenza di queste economie? Come giustifica il suo silenzio?
Una montagna di soldi che potrebbe impegnare tra i mille e 500 ed i due mila lavoratori da subito se soltanto il Governo regionale provvedesse allo scorrimento della graduatoria dellAvviso 20 assegnando i pacchetti formativi agli enti ammessi, ma non finanziati nella prima fase.
Invece, nisba! Il silenzio tombale sembra essere calato come a caratterizzare lennesima vicenda tra il paradosso ed il grottesco che vede protagonista in negativo il Governo regionale, che del settore formativo non sta salvando nulla, neanche la credibilità.
Indiscrezioni da confermare racconterebbero addirittura di un diverso destino di queste economie. Incredibile, le risorse sarebbero già state spese per altro. Ed i lavoratori che attendono da due anni le spettanze?
Eppure è lo stesso Avviso 20/2011 a semplificare allassessore Scilabra ed alla dottoressa Corsello il da farsi in questo caso.
Il penultimo capoverso dellarticolo 4 del bando dispone: In caso di mancato avviamento secondo quanto indicato di seguito nellAvviso, di uno o più dei corsi di formazione, previsti allinterno di un pacchetto formativo approvato, le relative risorse, che si rendano disponibili, verranno destinati allattivazione dei pacchetti formativi ammessi ma non finanziati, di cui allarticolo 8 punto 8.3 parte prima del presente Avviso. Lassegnazione avverrà sulla base dello scorrimento della graduatoria e della dimostrata capacità del soggetto individuato di avviare , nelle dovute tempistiche, il pacchetto formativo. In caso di mancato avvio si procederà alla revoca-scorrimento delle graduatorie con lo stesso criterio sopra riportato.
E siccome il contenuto dellAvviso 20/2011 è lex specialis lesecutivo regionale non può non dare seguito allo scorrimento della graduatoria degli aventi diritto.
Va ricordato alla giovane assessora ed alla dottoressa Corsello che la lex specialis è più forte di norme successive e le stazioni appaltanti sono obbligate ad applicare le norme fissate nel bando. E non siamo noi ad affermarlo, ma lo ha stabilirlo il Consiglio di stato. Con decisione numero 4752 del 18 settembre 2002, lOrgano giurisdizionale del Governo nazionale, previsto dallarticolo 103 della Costituzione, afferma lassoluta superiorità della “lex specialis” del bando di gara rispetto a successive norme.
In Sicilia cosè successo, invece? Di fronte allemergenza sociale senza precedenti che vede migliaia di operatori licenziati, lavoratori sospesi e senza retribuzione, cosa fa il Governo per risolvere il dramma di tantissime famiglie rimaste senza reddito? Chiacchiera!
Ci sarebbero tra i trentacinque ed i cinquanta milioni di euro disponibili per assegnarli agli enti formativi collocati tra gli ammessi in graduatoria, che impegnerebbero mille e cinquecento lavoratori, forse duemila ed il Governo del presidente Crocetta, zitto zitto che fa? Nulla! Anzi, parrebbe che li abbia impegnato per altre finalità ch immaginiamo nobili, ancora di più del destino dei lavoratori del settore.
Nessun allarmismo per carità, lemergenza sociale, che cè e non può essere causata dal contenuto del presente articolo, in atto meriterebbe più di una risposta.
La dottoressa Corsello dovrebbe, per esempio, rispondere della nota trasmessale dal Servizio gestione del suo dipartimento, che chiarisce lattuale disponibilità di almeno trentacinque milioni di euro, anziché starsene in silenzio e senza darne seguito con lo scorrimento della graduatoria dellAvviso 20. Se poi dovesse risultare a verità lindiscrezione circa lutilizzo per altri fini delle risorse, sarebbe utile allora comprendere se ci si trovi eventualmente di fronte ad una ipotesi di distrazione di fondi comunitari come prevede larticolo 80 del regolamento Ce n.1083 del 2006 sulla integrità dei pagamenti ai beneficiari.
Va rimarcato che la gestione dellAvviso 20/2011 ha già interessato gli ispettori europei dell’Antifrode (Olaf) che hanno fatto visita nel dicembre 2012 negli uffici dell’assessorato regionale alla Formazione. Ispezione fortemente voluta dall’Europa sulla gestione dei corsi e, in generale sulla spesa dei fondi europei negli ultimi anni, portando via carte e documenti.
Adesso cosa potrebbe succedere, sempre ammesso che risponda a verità quanto riferitoci in ordine allipotesi, da verificare, di diverso utilizzo delle economie tratte dalla gestione dellAvviso 20/2011, che potrebbe accadere? Si preparerebbe forse una nuova visita degli ispettori dellOlaf?
Aggiungiamo unaltra considerazione che potrebbe dare unulteriore chiave di lettura sulla scelta dellAmministrazione regionale di non applicare quanto previsto dallarticolo 4 dellAvviso 20/2011.
Secondo quanto previsto dalla direttiva assessoriale n.45555 dell8 luglio 2013 che disciplina nellambito della riedizione per lannualità 2013/2014, in aggiunta a quanto previsto dalla direttiva n.2247 del 30 luglio 2013, lattuazione dei percorsi formativi per il rafforzamento delloccupabilità e delladattabilità della forza lavoro in siciliana a valere del Piano straordinario per il lavoro in Sicilia. Opportunità giovani Priorità 3: formazione giovani, in caso di progetti conclusi ed andati a buon fine, lassessorato dovrà garantire agli enti le stesse ore, seppur con il taglio del 10 per cento, dellanno precedente.
Per capirci. Se è vero che esistono almeno trentacinque milioni di euro di economie e lassessorato, in applicazione dellarticolo 4 del richiamato Avviso 20 dovesse assegnarli, a seguito dello scorrimento agli enti formativi aventi diritto, sempre agli stessi soggetti attuatori la dottoressa Corsello dovrebbe assegnare le stesse ore con importo ridotto del dieci per cento pure per la seconda annualità. Risorse che questa volta probabilmente non ci sarebbero più.
Ed allora non possiamo sottrarci dal fare altre due considerazioni.
La prima concerne la sorte degli enti formativi della provincia di Caltanissetta, prima esclusi e poi riammessi al finanziamento della prima annualità dellAvviso 20, almeno sicuramente ad oggi per Ecap e Enaip visto che Irfap e Geo informatica attendono la decisione del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana. Per questi enti non si capisce come mai non siano stati emanati i decreti di finanziamento visto che le risorse sarebbero disponibili in abbondanza. Eppure ci sono centinai di allievi, famiglie, lavoratori ed enti formativi che attendo giustizia.
La seconda considerazione è più squisitamente politica, quali nobili motivi avrebbero spinto il presidente Crocetta e la fedelissima assessora Scilabra a tagliare i finanziamenti della seconda annualità dellAvviso 20 finanziata con le risorse del Piano giovani? Non sarebbe stato meglio premiare gli enti virtuosi finanziando con le stesse risorse dellanno precedente i pacchetti formativi in riedizione garantendo così i livelli occupazionali, visto gli innumerevoli controlli effettuati sul settore?
Da diverso tempo sulle colonne di questo giornale sosteniamo che il governo regionale non abbia alcuna intenzione di dare un futuro al settore ed avrebbe manifestato la volontà di garantire i lavoratori solo a parole, con chiacchiere e spot dal sapore elettorale. La vicenda raccontata se dovesse rispondere a verità scriverebbe una brutta pagina nella storia di questo martoriato settore, continuamente in bilico tra il vecchio establishment politico ed il nuovo che vorrebbe emergere.
Le uniche parole pronunciate dal presidente Crocetta in oltre sedici mesi di governo che hanno trovato riscontro sono quelle che hanno portato a ripetuti e continui controlli sugli enti. Peraltro, oggi non si capisce più se i controlli hanno la finalità di scovare la truffa ed il latrocinio, cosa auspicata e pienamente condivisa, o rallentare le procedure di pagamento per spingere il settore alla chiusura, aspetto eventualmente dequalificante per lesecutivo siciliano.
E lesempio, ahinoi è dato proprio dal dramma occupazionale che si è amplificato anziché ridursi.