Catania, lo spaccio di droga gestito dai clan senza concorrenza sleale

L’operazione Malerba, eseguita stamattina a Catania da oltre 200 carabinieri del comando provinciale, ha portato alla disarticolazione di vari gruppi criminali che gestivano le piazze di spaccio nel quartiere San Giovanni Galermo, in via Capopassero. Ed è proprio attraverso le piazze di spaccio che Cosa nostra avrebbe continuato a controllare il territorio e a imporre ai sodalizi criminali regole, prezzo e quantitativo della droga da smerciare. Le indagini, durate da marzo 2021 ad aprile 2022, rappresentano il seguito dell’operazione Scanderbeg. Quest’ultima nel 2020 ha portato all’arresto di 101 persone e alla scoperta del modus operandi adottato dalle piazze di spaccio, delineando struttura e organigramma dei vari sodalizi criminali con turni orari suddivisi nell’arco dell’intera giornata.

Al vertice dell’associazione criminale, col ruolo di coordinatore e supervisore di molte piazze di spaccio, ci sarebbe il pluripregiudicato Antonino Raimondo – responsabile della fornitura della droga per conto del gruppo Nizza, inserito nella famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano. Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, sarebbe stato stipulato un accordo per evitare la concorrenza sleale tra le piazze di spaccio e l’insorgere di conflitti tra gruppi mafiosi. Secondo le regole non scritte del mercato illegale delle sostanze stupefacenti, infatti, per evitare concorrenza sleale tra pusher di clan diversi, nessuno di loro deve chiamare gli acquirenti per strada ma devono essere i potenziali clienti a scegliere a chi rivolgersi.

E si parla di almeno 2500 clienti al giorno con un volume d’affari quotidiano di circa 240mila euro. Somme che sarebbero finite nelle casse dei clan per poi essere destinate al sostentamento degli associati e al mantenimento dei detenuti e delle loro famiglie. La piazza di spaccio sarebbe stata gestita dal capo piazza. A lui il coordinatore delle piazze Antonino Raimondo avrebbe assegnato una fascia oraria per organizzare la vendita delle droghe. Durante i turni, al responsabile di ciascuna piazza sarebbe toccato il ruolo di individuare i pusher. Questi ultimi sarebbero stati supportati dalle vedette, dai corrieri e dagli addetti alla custodia delle sostanze stupefacenti che controllavano case nei dintorni e anche aiuole. Sarebbero state centinaia le dosi vendute a ogni turno. Un giro d’affari reso possibile anche dal ruolo delle vedette dotate di radiotrasmittenti: sia quelle statiche all’interno di abitazioni o sulle terrazze dei palazzi, sia quelle dinamiche per strada a bordo di scooter messi a disposizione dalle organizzazioni criminali.

I nomi delle 41 persone finite in carcere:
1) Angelo Bua, nato a Catania il 26.05.1992;
2) Salvatore Cannizzaro, nato a Catania il 30.09.1995;
3) Giosuè Cante, nato a Taormina (ME) il 17.05.2000;
4) Salvatore Carani, nato a Catania il 02.12.1991;
5) Mario Castelli, nato a Catania il 03.01.1957;
6) Francesco Castiglione, nato a Catania il 11.08.1989;
7) Giovanni Castorina, nato a Catania il 23.10.1998;
8) Angelo Cutugno, nato a Catania il 06.11.1993;
9) Matteo D’Agosta, nato a Catania il 19.04.1999;
10) Pietro D’Amico, nato a Catania il 10.01.1995;
11) Giuseppe D’Arrigo, nato a Catania il 24.05.1997;
12) Francesco Pio Giuseppe Distefano, nato a Catania il 25.02.2000;
13) Gaetano Distefano, nato a Catania il 09.08.1999;
14) Loai Fdhili, nato a Catania il 24.01.1998;
15) Marco Gardali, nato a Catania il 06.06.1996;
16) Cristian La Verde, nato a Catania il 17.12.2001;
17) Vincenzo Licandro, nato a Catania il 20.11.2000;
18) Simone Lizio, nato a Catania il 20.11.1998;
19) Giuseppe Mazzarelli, nato a Catania il 28.08.1995;
20) Salvatore Messina, nato a Catania il 12.03.2003,
21) Michael Monreale, nato a Catania il 07.10.2000;
22) Corrado Gabriel Muscarà, nato a Catania il 16.12.1992;
23) Angelo Nicotra, nato a Catania il 06.06.1991;
24) Giuseppe Nigro, nato a Catania il 19.09.2001;
25) Emmanuel Nuccio, nato a Catania il 11.03.1998;
26) Gabriele Giovanni Pino, nato a Catania il 13.09.2003;
27) Vincenzo Pino, nato a Catania il 02.10.1998;
28) Giuseppe Pistone, nato a Catania il 23.09.1987;
29) Cristian Platania, nato a Catania il 19.05.1999;
30) Giuseppe Platania, nato a Catania il 30.05.2003;
31) Salvatore Sam Privitera, nato a Catania il 23.05.1977;
32) Antonino Pulvirenti, nato a Catania il 11.01.1999;
33) Antonino Raimondo, nato a Catania il 15.08.1973;
34) Giuseppe Santo Raineri, nato a Catania il 31.10.1968;
35) Alessandro Russo, nato a Catania il 03.12.1992;
36) Eduard Spati, nato a Catania il 29.07.1999;
37) Santo Tempera, nato a Catania il 29.10.2001;
38) Carlo Torrisi, nato a Catania il 01.09.1996;
39) Vito Vitale, nato a Catania il 05.05.2001;
40) Salvatore Zanti, nato a Catania il 09.09.1996;
41) Giuseppe Agatino Zuccaro, nato a Catania il 16.03.1992;


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]