In una dettagliata mozione di nadia spallitta si denuncia l'atteggiamento di un'amministrazione comunale dispotica, che ignora le richieste di decine di associazioni che vorrebbero partecipare alle scelte della citta'. In calce la lettera di queste associazioni agli amministratori comunali e il testo integrale della mozione
Al Comune di Palermo la partecipazione democratica dei cittadini non esiste
IN UNA DETTAGLIATA MOZIONE DI NADIA SPALLITTA SI DENUNCIA L’ATTEGGIAMENTO DI UN’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DISPOTICA, CHE IGNORA LE RICHIESTE DI DECINE DI ASSOCIAZIONI CHE VORREBBERO PARTECIPARE ALLE SCELTE DELLA CITTA’. IN CALCE LA LETTERA DI QUESTE ASSOCIAZIONI AGLI AMMINISTRATORI COMUNALI E IL TESTO INTEGRALE DELLA MOZIONE
In campagna elettorale e all’atto dell’insediamento, l’Amministrazione comunale di Palermo di Leoluca Orlando ha, anzi aveva assunto l’impegno di “blindare” la città rispetto a nuovi, possibili saccheggi amministrativi, urbanistici e ambientali. E di coinvolgere i cittadini nelle grandi scelte che riguardano la città. Tutte promesse rigorosamente non mantenute.
Qualche mese fa abbiamo dato la notizia di un numero considerevoli di associazioni cittadine che lamentano di non essere coinvolte nelle scelte adottare dall’Amministrazione comunale (il testo della lettera che tali associazioni hanno inviato al Sindaco, agli assessori comunali, al presidente del Consiglio comunale e al segretario comunale la potere leggere in calce a questo articolo.
Oggi su questa vicenda interviene la vice presidente del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta, con una dettagliatissima mozione presentata in Consiglio comunale (altro documento che potere leggere un calce a questo articolo).
“Purtroppo – sottolinea Nadia Spallitta – gli atti che riguardano fatti centrali della vita cittadina arrivano in Consiglio comunale senza che associazioni di categoria o di tutela dell’ambiente, o altri soggetti legittimati al processo partecipativo ne conoscano il contenuto. In una materia importante come quella urbanistica, per esempio, manca il confronto ed il dibattito democratico e ciò in contrasto con gli stessi atti di indirizzo che l’Amministrazione ha adottato in materia di partecipazione al processo decisionale”.
Gli esempi di mancato coinvolgimento delle associazioni cittadine e, in generale, di tutta la città sono tanti. Incredibile quello che è avvenuto con il Piano particolareggiato di via Trabucco, a due passi dall’Ospedale ‘Cervello’, dove si prevede di realizzare di tutto e di più, compreso un ulteriore centro commerciale (ma non bastano tutti quelli che ci sono a Palermo, considerato che alcuni hanno chiuso i battenti?).
Seguono, a ruota, la speculazione sotto Monte Pellegrino, la follia del nuovo cimitero nel Parco di Ciaculli, i famigerati Prusst (Programmi cementizi, tanto per cambiare…).
Tutte queste ‘belle cose’ sono arrivate in Consiglio comunale senza il minimo coinvolgimento della città. Persino la direttiva per la redazione del nuovo Piano regolatore generale (Prg) è stata messa a punto senza il coinvolgimento della città.
Ora, se a denunciare tutte queste cose fossimo solo noi di LinkSicilia, magari in compagna di Nadia Spallitta, si potrebbe dire: beh, esagerano. Ma, purtroppo – per l’Amministrazione comunale -Al Comune di Palermo a denunciare questi fatti gravi (in alcuni casi il coinvolgimento dei cittadini non è una gentile concessione dell’Amministrazione comunale o della Commissione Urbanistica dello stesso Comune: al contrario, si tratta di previsioni di legge che vengono ignorate) sono anche le seguenti associazioni:
A.I.D.D.E.
A.N.A.B. Associazione nazionale architettura biologica
A.N.D.E. Associazione nazionale donne elettrici
Anghelos Centro Studi sulla Comunicazione
Associazione ALAB
Associazione Città in rete
Associazione culturale Arci “Barcollo”
Associazione culturale Creativi Orizzonti
Associazione Liberisempre
Associazione Mandamento Tribunali
Associazione Mezzocielo
Associazione Palermo Oltre Le Mura
Associazione Vivo civile
Azione madonita movimento civico
Centro Commerciale Naturale Piazza Marina & Dintorni
Centro studi di medicina integrata
C.E.P.E.S. Centro Studi di Politica economica
Comitato di cittadini per il Bene collettivo
Comitato Fondo Luparello
Comitato per il Centro storico
Comitato per la rinascita della costa e del mare
Comitato “piùdonnepiùPalermo”
Coordinamento Palermo Ciclabile-Fiab
Forum della Associazioni: Salvare Palermo, Italia Nostra Palermo, Adsi, Fai, Anisa,
Amici Dei Musei Siciliani
Idea e azione
La freccia di Abaris
Landinside
La nuova tutela del cittadino
Luminaria
Neu [nòi] – spazio al lavoro Professionisti Liberi
Verso la Favorita
Voci Attive
Urbrain
Possibile che i protagonisti di tutte queste associazioni abbiamo torto e solo l’attuale Amministrazione comunale ha ragione? Che dire, ad esempio, della delibera di riorganizzazione della ‘macchina’ comunale – che prevede anche la riorganizzazione dell’ufficio del Centro storico – che è stata addirittura impugnata davanti al Tar (Tribunale amministrativo regionale) della Sicilia?
A nostro modesto avviso, l’Amministrazione comunale di Palermo si dovrebbe dare una ‘regolata’. Perché questo modo di procedere – che sotto il profilo tecnico-giuridico si chiama presa per il culo – non porta da nessuna parte.
Non ci si può ‘pappariare’ e sciacquare la bocca con parole come ‘democrazia’, ‘trasparenza amministrativa’, ‘partecipazione’ e poi farsi i cavoli propri.
Di seguito il testo della lettera che le associazioni sopra citate hanno inviato al Sindaco, agli assessori, al presidente del Consiglio comunale e al segretario generale di Palermo lo scorse 7 febbraio:
Le seguenti associazioni, comitati, organizzazioni firmatarie,
CONSIDERATO
– 1. che non risultano attivate, ad oggi, le strumentazioni richieste in giugno 2012 a Villa Niscemi e più
volte sollecitate, quali consulte tematiche e di circoscrizione, conferenze cittadine, Albo della
Associazioni, ecc, che consentirebbero una partecipazione concreta e strutturata da parte della cittadinanza alle scelte amministrative – vedi allegato;
– 2. che sembra sempre di più allontanarsi, per motivazioni non conosciute, l’approvazione di un Nuovo Statuto comunale (ad una bozza del quale gran parte delle scriventi si sono impegnate per oltre 12 mesi. Bozza presentata pubblicamente alla città dal Sindaco e dalla Giunta) che renda la programmazione, la partecipazione e la trasparenza elementi fondanti di un nuovo modo di amministrare i beni comuni – vedi allegato;
– 3. che i numerosi tentativi di partecipazione attuati dai soggetti firmatari, nell’ambito delle vigenti normative e strumentazioni, su questioni importanti della città (vedi Prusst, linee guida PRG, piano del Verde, Piano Traffico, Rete tramviaria, ecc), il più delle volte non hanno avuto ascolto e, quando lo hanno avuto, pochissimo hanno inciso sulle decisioni prese (decisioni spesso in disaccordo con la volontà popolare);
– 4. che, benché più volte evidenziato e nonostante la sussistenza di precisi obblighi di legge in materia di trasparenza, l’Amministrazione non mette in condizione i cittadini di seguire i processi decisionali amministrativi rendendo note e accessibili tutte le informazioni e documentazioni relative ( p.e pubblicazione sul sito del Comune dei piani e progetti inerenti alle scelte urbanistiche in corso, ecc);
– 5. che le varie iniziative finora promosse dall’Amministrazione riguardo la partecipazione (“2013 anno della partecipazione”, Candidatura di Palermo a Capitale europea della cultura, l’Albo degli Stakeholders, Piano della Innovazione sociale, E.T.M… ) risultano, ad avviso di chi scrive, frammentarie, avulse dall’attualità delle scelte amministrative, spesso avviate e poi interrotte, e quindi inefficaci relativamente ai risultati prefissati e al radicamento nella cittadinanza di una vera cultura e prassi della partecipazione e di una concreta possibilità di scelta da parte dei cittadini;
– 6. che lo stato generale della città non è significativamente cambiato, in termini di emergenze (che non sembrano trovare soluzione) e di qualità della vita;
RITENUTO
CHE LA PARTECIPAZIONE PU0′ E DEVE ESSERE UN ELEMENTO FONDANTE
DELLAMMINISTRAZIONE PER LA RISOLUZIONE, COOPERATA E CONDIVISA, DEI GRAVI PROBLEMI DELLA CITTA’
PREMESSO
CHE DEVE ESSERE GARANTITA AI CITTADINI LA POSSIBILITA DI VIGILARE E INCIDERE POSITIVAMENTE SULLA GESTIONE DEI PROPRI BENI COMUNI E DI BLINDARE LA CITTA (COME PIU VOLTE DICHIARATO DALLAMMINISTRAZIONE) RISPETTO A POSSIBILI NUOVI SACCHEGGI AMMINISTRATIVI E URBANISTICO AMBIENTALI CHIEDONO CHE ENTRO E NON OLTRE VENTI GIORNI DALLA RICEZIONE DELLA PRESENTE SIANO COMUNICATE, ATTRAVERSO LETTERA SCRITTA E CONVOCAZIONE (DA PARTE DEL SINDACO IN PRESENZA DELLA GIUNTA, PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E SEGRETERIA GENERALE) DI TUTTI RAPPRESENTANTI DELLE ORGANIZZAZIONI SCRIVENTI, LE MOTIVAZIONI CHE HANNO INDOTTO CODESTA AMMINISTRAZIONE A NON ATTIVARE QUELLE MINIME NORMATIVE, STRUMENTAZIONI E PRATICHE RICHIESTE E PIU VOLTE PUBBLICAMENTE CONDIVISE E PROMESSE, E LE AZIONI CHE INTENDE COMPIERE AFFINCHE OGGI SI POSSA REALIZZARE UNA REALE ED EFFICACE PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLE PIU IMPORTANTI DECISIONI DI CUI ESSI SONO I DESTINATARI.
NEL CASO DI MANCATA O INSUFFICIENTE RISPOSTA SCRITTA E MANCATA CONVOCAZIONE GLI SCRIVENTI, CHE RAPPRESENTANO MIGLIAIA DI CITTADINI, PRENDERANNO TUTTE LE INIZIATIVE NECESSARIE PER CONTRASTARE LE INEFFICIENZE DENUNCIATE E PER OTTENERE LADEMPIMENTO DELLE LEGITTIME RICHIESTE E DEI DIRITTI SINO AD OGGI DISATTESI.