Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della formazione. La Cisl: “Intervenga il Governo”

CHIESTI AL PRESIDENTE CROCETTA PROVVEDIMENTI STRAORDINARI PER ARRESTARE L’EMERGENZA SOCIALE. LA REPLICA DELLA SCILABRA E DEL DIRIGENTE GENERALE

Palazzo Reale ha vissuto momenti di tensione, ieri. Tenuto sotto assedio da centinaia di lavoratori della Formazione professionale. Per oltre un’ora è stato bloccato il portone di accesso al Parlamento siciliano. Si sono registrati momenti di altissima tensione. La Cisl Scuola ha programmato iniziative e presidi di protesta anche per i prossimi giorni. Interessata a Palermo l’area antistante la presidenza della Regione e la sede dell’Assemblea regionale siciliana, mentre nei capoluoghi di provincia, le istituzioni e la locale deputazione.
“Il Governo Crocetta ha distrutto la Formazione professionale siciliana senza avviare alcuna riforma. Ha mandato sul lastrico diecimila famiglie che da 20 mesi non percepiscono un euro ma continuano ad assicurare il servizio con grande senso di responsabilità pur non avendo alcuna certezza di prospettiva occupazionale”, si legge nel manifesto sindacale.

Il sindacato ha diramato un documento, recapitato ai capigruppo di partiti e movimenti rappresentati all’Ars, con il quale ha rivendicato l’erogazione immediata degli stipendi, il rispetto di tutti i punti degli accordi sottoscritti e le garanzie occupazionali per tutti gli operatori del settore nel rispetto delle tutele contrattuali.
La Cisl Scuola ha chiesto al Presidente Crocetta di assumere provvedimenti straordinari per lo sblocco delle procedure ed il pagamento delle retribuzioni arretrate accumulate finora e di tutte le procedure che assicurino il futuro agli operatori del settore, garantendo la continuità retributiva e la tutela occupazionale di tutti i lavoratori.Al Governo regionale il sindacato ha richiesto l’indicazione chiara su come la Regione intende riformare tutto il settore, dagli Interventi Formativi ai Servizi per l’Impiego passando per la IeFP, definendo le garanzie occupazionali per tutto il personale dopo il passaggio dal Ciapi.
Dopo le polemiche innescate dalla pubblicazione del bando “Prometeo”, la Cisl Scuola ha chiesto all’esecutivo regionale l’immediata modifica del citato Avviso del Ciapi di Priolo. La Cisl rivendica la garanzia della continuità dei diritti e delle tutele contrattuali già acquisite e la tutela dei livelli occupazionali per i lavoratori degli enti revocati, definanziati e che si trovano già licenziati e/o sospesi, messa a rischio dal contenuto del richiamato bando.
Il sindacato ha chiarito che la mobilitazione sarà permanente con iniziative di protesta continue, fin quando non si avranno risposte e soluzioni concrete ed immediate.

Non si è fatta attendere la replica dell’assessore regionale al ramo, Nelli Scilabra, come riportato dal quotidiano online si24.it
“La Regione non ha debiti con gli enti della formazione – ha replicato la Scilabra. Non si possono addebitare al nostro Governo casi di mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori, addirittura anche per oltre 20 mesi, come hanno dichiarato i vertici della Cisl siciliana”.
Ad entrare nel merito della vicenda relativa ai pagamenti il dirigente generale al ramo, Ana Rosa Corsello. ”Il dipartimento della Formazione professionale della Regione siciliana non ha alcun arretrato nei confronti degli enti accreditati – ha precisato la dottoressa Corsello – sia per l’annualità formativa 2012/2013 che per la 2013/2014. Nessuna richiesta di finanziamento è rimasta inevasa, attendiamo le istanze di saldo da parte degli enti”.

Cita numeri e dati il dirigente generale. “Ad oggi – ha aggiunto la Corsello – abbiamo erogato 220 milioni di euro su una spesa complessiva di circa 240 milioni. La Regione siciliana ha evaso la quasi totalità dei finanziamenti in tutte le filiere di competenza del nostro assessorato”.

 


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