Manifesti di Fratelli d’Italia per «fare bene» alle urne: ma la data è sbagliata

«Fare bene». Due parole che sembrano destinate non solo al proprio elettorato ma anche a chi, alle prossime elezioni amministrative, scenderà in campo con il simbolo di Fratelli d’Italia. È questo lo slogan scelto dal partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista delle comunali di maggio. Un claim, con foto della leader sorridente su sfondo blu e bandiera tricolore, impresso in decine di manifesti che sono stati affissi anche lungo le strade di Catania. Peccato però che la data della tornata elettorale sia quella sbagliata. «Scegli Fratelli d’Italia – si legge in un cartellone lungo via Passo Gravina – elezioni amministrative 14-15 maggio 2023». Un errore non da poco se si considera il peso elettorale che ricopre il capoluogo etneo alle prossime elezioni. Catania non è riconosciuta solo come la città più importante al voto. Dietro la scelta dell’avvocato Enrico Trantino, come candidato della coalizione di centrodestra proprio di Fratelli d’Italia, si è consumato infatti un lungo braccio di ferro con la Lega, risolto soltanto ieri con il ritiro di Valeria Sudano. Un passo indietro passato da Roma con Matteo Salvini e Giorgia Meloni che hanno risolto il rebus con la convergenza unitaria sul nome proposto da Fratelli d’Italia.

La data indicata nel manifesto «Fare bene» è quella in cui si andrà alle urne in altre città d’Italia. Da Brescia a Sondrio passando da Treviso a Vicenza. Gli elettori residenti nel capoluogo etneo dovranno attendere altre due settimane e aspettare la due giorni del 28 e 29 maggio 2023, come stabilito in un decreto firmato dall’assessore regionale alle Autonomie locali Andrea Messina e pubblicato a fine marzo. «Si tratta di un errore legato a una campagna di affissione a livello nazionale – ammette a MeridioNews il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Alberto Cardillo – Abbiamo già provveduto a segnalare al partito la questione». Con ogni probabilità già nei prossimi giorni la data sbagliata verrà coperta. Anche per evitare che qualcuno, convinto di «fare bene», si presenti alle urne con due settimane d’anticipo.


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