Beni per un valore di due milioni di euro sono stati confiscati al 67enne palermitano Stefano Polizzi. Con la sentenza della Corte di cassazione, il provvedimento è diventato irrevocabile. Così è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo ed eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo. Polizzi è stato arrestato ad aprile del […]
Confiscati beni per due milioni di euro al 67enne ritenuto boss di un clan palermitano
Beni per un valore di due milioni di euro sono stati confiscati al 67enne palermitano Stefano Polizzi. Con la sentenza della Corte di cassazione, il provvedimento è diventato irrevocabile. Così è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo ed eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo. Polizzi è stato arrestato ad aprile del 2012, nell’ambito dell’operazione Sisma, con l’accusa di avere commesso due tentate estorsioni aggravate e di essere vicino ai vertici della famiglia mafiosa di Misilmeri: è stato condannato a quattro anni di reclusione. La sentenza è diventata irrevocabile a marzo del 2017. Polizzi è detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Venere (in provincia di Caserta, in Campania) perché è stato nuovamente arrestato nel novembre del 2018 nell’operazione Cupola 2.0. Per gli investigatori è lui il reggente della famiglia mafiosa di Bolognetta ed è stato condannato in primo grado a 17 anni di reclusione. Sono stati confiscati: un immobile, un’abitazione rurale, due imprese nel settore edile e cinque appezzamenti di terreno a Bolognetta; un immobile e una quota di un panificio a Marineo; otto automezzi e otto rapporti bancari.