Formazione professionale: Nelli Scilabra e Anna Rosa Corsello litigano, dimissioni in vista?

L’ENNESIMA RICHIESTA DI RESTITUZIONE DI SOMME AGLI ENTI FORMATIVI CON L’INTENTO DI CHIUDERLI QUESTA VOLTA FINISCE MALE. L’ASSESSORE, IGNARA DELL’ACCADUTO, AVREBBE CHIESTO IL RITIRO DEGLI ATTI STRAGIUDIZIALI TRASMESSI AD UN CENTINAIO DI ENTI PER IL PROF 2008. STRAPPO CONSUMATO, O COSA?

Siamo della resa dei conti? Dopo mesi di gestione assessoriale a diversa velocità, lo scontro tra l’assessore Nelli Scilabra e la dottoressa Anna Rosa Corsello, avvenuto qualche giorno fa, sembra far scricchiolare la già precaria relazione tra le due cariche.
La lite si sarebbe consumata sull’ennesimo atto amministrativo emesso dal dirigente generale del dipartimento Formazione professionale e volto a recuperare, ancora una volta, quote di finanziamento erogate in anni pregressi agli enti formativi. Iniziativa che pare aver assunto la dottoressa Corsello senza una preventiva condivisione con l’assessore Scilabra ma, sembra, solamente con il segretario generale della Regione, Patrizia Monterosso, particolarmente ‘interessata’ al recupero delle somme.
Oggetto della nota, l’atto stragiudiziale di invito, diffida e messa in mora per la restituzione delle somme percepite a titolo di integrazione ai finanziamenti assegnati ai progetti nell’ambito del Prof 2008. Un’iniziativa che ha spiazzato pure la Scilabra, che sembrerebbe essere stata tenuta all’oscuro della decisione e della sentenza, nel frattempo, emessa dalla Procura della Corte dei Conti.
Nella nota, indirizzata ad un centinaio di enti formativi, individuati tra quelli che hanno ottenuto un adeguamento del parametro di spesa per il personale in sede di Prof 2008, la Corsello ha richiamato la sentenza n.2947/2012 della Procura regionale presso la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione siciliana, confermata in sede di appello con la sentenza n.259/2013 del 19 settembre scorso. La magistratura contabile ha ritenuto sussistenti i presupposti per la configurabilità della responsabilità amministrativa contabile in capo ai soggetti che hanno erogato le somme oggetto di adeguamento al finanziamento e che per la Corte dei Conti costituisce integrazione e quindi extra budget.
Va ricordato che nel 2008 l’assessore al ramo era Carmelo Incardona e dirigente generale Patrizia Monterosso che, come già ricordato, ricopre il ruolo di segretario generale presso la Presidenza della Regione siciliana a Palazzo d’Orleans. La stessa che, nel 2008, appose la propria firma al Decreto dirigenziale di approvazione e ripartizione del piano finanziario relativo all’offerta formativa.
Adesso quell’iter amministrativo è stato ‘bocciato’ dalla procura della Corte dei Conti senza che la dottoressa Corsello , che nel 2008 ricopriva l’incarico di capo di gabinetto dell’assessore Incardona, sia riuscita a far comprendere le ragioni della bontà delle scelte assunte. Resta il dubbio se sia stata incapacità o ferrea volontà di non difendere strenuamente gli atti amministrativi al solo scopo di procedere al recupero coatto di ulteriori quote di finanziamento per salvare la faccia di qualcuna, disinteressandosi del fatto che, così facendo, si affossa il settore, mandando a carte quarantotto la Formazione professionale.
Quindi, non vi è dubbio che la dottoressa Corsello fosse perfettamente a conoscenza di quanto accaduto quell’anno e fa specie, lo ribadiamo perché appare davvero eclatante oltre che singolare, che non sia riuscita o che, magari, non abbia potuto, dimostrare alla Corte dei Conti la legittimità degli adeguamenti di parametro autorizzati dall’amministrazione regionale, guidata da Patrizia Monterosso, agli enti formativi.
Il decreto del dirigente generale n.2977 del 5 dicembre 2012, richiamato nell’atto stragiudiziale, ha costituito il completamento di un complesso iter amministrativo iniziato in fase di programmazione del Piano regionale dell’offerta formativa e successivamente completato, in itinere, con il richiamato Decreto dirigenziale n.2977 firmato da Patrizia Monterosso. Non è un caso di extra budget chiesto successivamente alla programmazione ed approvazione del Piano, ma la risultante di un complesso iter amministrativo di adeguamento del costo del personale per gli Enti formativi dovuto anche alla necessità per il Governo dell’epoca di reperire le risorse complessivamente necessarie alla copertura del Piano delle attività formative.

Una lite, dicevamo, tra la Scilabra e la dottoressa Corsello che ha spinto il dirigente generale, come riferito, a minacciare le dimissioni dall’incarico per averci messo la faccia non sua ma di qualcun’altra. Forse della dottoressa Monterosso?

(Foto di prima pagina tratta da job.fanpage.it)


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