Da Palermo a Torino pronti a scendere in piazza: l’Italia unita dalla protesta

Stanno facendo di tutto per impedire la protesta. Stanno mettendo in giro voci infamanti, allertando le prefettura, causando allarmismi: tutto perché l’Italia, a quanto pare, non accetta più le manifestazioni democratiche di dissenso.

Ma le basse manovre di queste ore non bastano a mettere il bavaglio a cittadini italiani ridotti alla miseria, tassati fino all’osso, disoccupati e privati della dignità da una classe politica che a tutto pensa tranne che al bene comune.

Così, mentre loro ci provano, le adesioni continuano a  fioccare  da tutte le regioni italiane:

‘L’Italia si ferma’ in segno di protesta: cosi’ annuncia la mobilitazione lanciata dal movimento spontaneo che riunisce diverse organizzazioni, tra le quali il Movimento Forconi, il Movimento autonomo autotrasportatori, il Co.Spa. Autotrasportatori, agricoltori, ambulanti, tassisti  disoccupati e studenti.

“Ribellarsi è  un dovere”, dicono nei volantini e sul web, da dove annunciano una protesta a oltranza con lo slogan “Quando un governo non fa cio’ che dice il popolo, va cacciato anche con mazze e pietre”. Dalla Sicilia al Piemonte.

A Torino sono annunciati tre presidi principali: in centro in piazza Castello, alla periferia nord in piazza Derna, a sud in piazza Pitagora. Gia’ decisi anche i luoghi della protesta a Novara (piazza Matteotti), Verbania (rotonda di Fondotoce) ed Alessandria (piazza della Liberta’).

Il clima è pesantissimo, soprattutto nella Sicilia orientale – ci dice Mariano Ferro, leader dei Forconi siciliani -. Le direttive dei Prefetti e dei Questori per bloccare la nostra manifestazione popolare rischiano di esasperare ancora di più gli animi. La gente è inferocita”.
“Ammetto di essere molto preoccupato – aggiunge Mariano Ferro -. Ieri ho chiesto alle autorità che cosa dobbiamo fare. Il Governo nazionale ha portato il nostro Paese allo sfascio. Solo nella mia provincia, Siracusa, ci sono 350 mila procedimenti contro i piccoli imprenditori. Gli vogliono togliere le abitazioni. Li vogliono uccidere. Debbono morire senza protestare. La verità è che il nostro rischia di non essere più un Paese democratico”.

“Quello che potrebbe succedere non lo so – precisa ancora il leader dei Forconi siciliani -. So che stamattina ho fermato dieci piccoli imprenditori agricoli della mia provincia che avevano in mano un bidone di benzina. Volevano andare davanti il Municipio per darsi fuoco”
“Ieri – racconta sempre Ferro – mi hanno contattato alcune autorità. Mi volevano fare incontrare l’assessore Dario Cartabellotta (assessore regionale alle Risorse agricole ndr) e il vice ministro Giuseppe Castiglione (vice ministro delle Risorse agricole ndr). Appena ne ho parlato ai miei mi stavano linciando. Mi hanno detto: ‘Vuoi andare a parlare con quelli che non ci hanno fatto vedere nemmeno un euro dei fondi del Piano di sviluppo rurale?’.
La precisazione di Ferro è d’obbligo, perché il Piano di sviluppo rurale della Sicilia (si parla di almeno 3 miliardi di euro), invece di sostenere gli agricoltori che operano nella nostra Isola, ha finanziato un sacco di ‘nuove imprese agricole’ delle quali non si sa nulla…

Il Governo Letta-Alfano vuole bloccare la manifestazione popolare dei Forconi!     

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]