Il vecchio stile del nuovo centrodestra: “La ministra Cancellieri non si deve dimettere”

Se il buongiorno si vede dal mattino, per il Nuovo centrodestra, il gruppo partorito  tra le file dei ‘traditori’ di Berlusconi, capeggiato da Angelino Alfano,  la giornata comincia davvero male.

Al di là delle diatribe in corso sulla scissione, le prime dichiarazioni sugli scandali che stanno investendo l’Italia, rivelano, infatti, un approccio che non ha proprio nullo di nuovo. E’ il caso, ad esempio, del caso delle intercettazioni del Ministro Anna Maria Cancellieri con la famiglia Ligresti. 

In ogni Paese civile del mondo, uno scandalo del genere non sarebbe durato molto. Colpevole o non colpevole, un Ministro della Giustizia europee, anche solo per non trascinare il suo dicastero nelle polemiche, si sarebbe già dimesso da tempo.

In Italia non solo non si dimette, ma viene anche difesa. Da un vergognoso Enrico Letta, e pure da questa formazione di personaggi in cerca di autore nata da una costola del Cavaliere.

Sentite, infatti, cosa dice Renato Schifani, uno dei ‘nuovi’ volti dei nouvelle centristi:

“Non credo che la Cancellieri si debba dimettere, stimo il ministro, ho fatto un intervento convinto in Aula, non mi pare che abbia compiuto fatti di rilevanza penale. E sta operando con coraggio, come sulla riforma delle circoscrizioni giudiziarie, superando grandi resistenze”.

Beh, nulla di nuovo. Ma proprio nulla. Come se è essere moderati o di centro significasse fare finta di niente dinnanzi a scandali di questa portata.

Mah…

I traditor-alfaniani di Sicilia voto per voto: un c’inn’è uno ‘i pigghiari…     

In esclusiva i ‘flussi di coscienza’ di Alfano, Schifani, Cascio, D’Alì, Firrarello, Castiglione, Vicari, Pagano, Misuraca e Marinello…


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