In esclusiva i ‘flussi di coscienza’ di Alfano, Schifani, Cascio, D’Alì, Firrarello, Castiglione, Vicari, Pagano, Misuraca e Marinello…

TRA LE NUVOLE DI ARISTOFANE/ DALLA ‘COSCIENZA DI ZENO’ ALLE ‘COSCIENZE’ DEI TRADITORI DI BERLUSCONI MADE IN SICILY

di Zeno II

I traditori il giorno dopo. Cosa pensano? Cosa si prova a sputare ne piatto dove si è mangiato per quasi vent’anni?

Per scoprirlo proviamo a utilizzare il metodo del ‘flusso di coscienza’. Conosciamo già l’obiezione: chi ci dice che Angelino Alfano, Francesco Cascio, Pino Firrarello, Giuseppe Castiglione, Simona Vicari (ieri sera l’abbiamo dimenticata: chiediamo scusa), Tonino D’Alì e via continuando abbiano una coscienza?

Precisiamo che, quando si parla di “flusso di coscienza” non si parla di condizione morale: sappiamo benissimo che, in certo personaggi, rintracciare la morale sarebbe estremamente difficile.

Il ‘flusso di coscienza’ è un’altra cosa: vive una condizione letteraria scoperta da Italo Svevo e da James Joyce. Sono i pensieri in libertà che si riescono a percepire con particolarissimi spettrofotometri con tripla cazzola.

Conosciamo già la prossima obiezione: perché questi hanno mai pensato? Ebbene sì, checché voi ne possiate pensare, questi una cosa, almeno unba l’hanno sempre pensata: farsi i cazz… propri.

E’ proprio da questa riflessione captata dal nostro spettrofotometro che siamo riusciti a captare i ‘flussi di coscienza’ dei traditori di Berlusconi.

Alfano: “Dobbiamo dire che stiano tradendo nell’interesse del Paese. Che cazz. dico: la nostra svolta politica è fatta nell’interesse del Paese. L’importante è che Casini e D’Alia, con i quali siamo d’accordo da un anno e mezzo, non combinino guai. Questi due sono dannosi. Ma, alla fine, sono democristiani come me”.

“Facciamo schifo? Un po’ sì. Io e gli altri ex amici di Berlusconi ci dovremmo guardare allo specchio e… Meglio andare dal barbiere… Verranno con noi anche Renzi con i suoi? Ci portiamo anche Letta? Una mezza promessa c’è. Così, dopo aver fottuto Berlusconi, fottiamo anche il PD e rifacciamo la Dc. Ma gli ex comunisti del PD che faranno? Questi sono corna dure. Non è che ci hanno fatto staccare da Berlusconi per prendersi il nostro appoggio e poi ammazzarci? Dobbiamo stare attenti…”.

Renato Schifani: “Manco io lo so come finisce ‘sta casinata. Angelino dice che, male che vada, ci facciamo un altro giro. Io non è che sono tanto convinto. Ancora mi chiedo: ma io che ci guadagno? Con Berlusconi un altro giro me lo facevo lo stesso. Sì, ma se poi arrestano Berlusconi e io sono con lui il giro non me lo facevo più. Tanto vale provare. Almeno mi faccio altri cinque sei anni qui. Mi tengo pure i miei alla Gesap. Sennò mi tocca andare a fare Piani regolatori a Villabate. Come finisce si racconta”.

Francesco Cascio: “Ritorno democristiano? E quando non lo sono stato? Ne ho combinate di tutti i colori. Prendendo esempio, in tutto e per tutto, da quello che facevano i democristiani. Mi scambiavano per berlusconiano perché vesto sempre elegante. Gliel’ho lasciato credere. Ma io, con questi, non è che ho fatto mai tanto pane. A parte Alfano, ovviamente. Lui dice che ce la faremo. Ci porteremo dietro Renzi e Letta? Non lo so. Ogni tanto faccio cattivi pensieri…”.

Tonino D’Alì: “Un’assoluzione me la sono già incassata. Mezza cambiale è dentro. E l’altra mezza arriverà pure. Basta passare dall’altra parte per avere il culo parato. Il futuro? Intanto mi finisco ‘sto giro e me ne faccio un altro. Magari mi metto pure a fare antimafia. Bella, no?”.

Pino Firrarello: “Casini e D’Alia sono persone serie. E’ stato giustissimo chiudere l’accordo con loro ed eleggere Crocetta alla presidenza della Regione. Ci siamo liberati di quel rompiballe di Musumeci. Nemmeno un’operazione ci avrebbe fatto chiudere quel pazzo di ex presidente della Provincia. Me lo ricordo, quel pazzo. Allora alla Provincia di Catania c’erano un sacco di soldi. Ma quello: questo non si può fare, quello nemmeno, l’interesse pubblico. Al diavolo lui e le sue belle parole. Sono felice di non averlo fatto votare”

“Certo, non è che per ora ha guadagnato nulla. L’assessorato che ho lì, in Giunta con Crocetta, ci dà più problemi che altro. Comuni senza soldi, Province allo sbando. Pane e olive per tutti. Ma che dovevo fare? Almeno sono dentro. E faccio stare dentro mio genero. Altro bel campione. Ma ormai ce l’ho e me lo debbo tenere. Mi mangio un pistacchio, va…”.

Giuseppe Castiglione: “Adesso, con la totale copertura a sinistra mi posso fare i cazz… miei alla grande…”.

Simona Vicari: “Non avere più tra le scatore Gianfranco Miccichè: manco veri mi pare!”.

Alessandro Pagano: “Magari pure io mi faccio un altro giro. Non c’era messo. Pentimenti? Rimorsi? Cazzo, sono o no cattolico? Anche San’Agostino aveva peccato. Eccome! Insomma, mi posso pure perdonare”.

Dore Misuraca: “Ma…”.

 

Vincenzo Marinello: “Tutto passa. Ma io resto. L’importante è questo”.

 


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