«C’è una catastrofe sanitaria ed economica dietro l’angolo in caso di mancato superamento della norma sul cosiddetto “payback”». L’allarme arriva da Asfo Sicilia, aderente a Fifo e Confcommercio, che ha inviato una lettera alla Regione Siciliana nella quale ribadisce i rischi che si nascondono dietro a questa norma nazionale. «Le imprese che hanno fornito dispositivi […]
Payback, Asfo Sicilia: «Norma iniqua e illegittima. A breve una catastrofe sanitaria, gli ospedali andranno in tilt»
«C’è una catastrofe sanitaria ed economica dietro l’angolo in caso di mancato superamento della norma sul cosiddetto “payback”».
L’allarme arriva da Asfo Sicilia, aderente a Fifo e Confcommercio, che ha inviato una lettera alla Regione Siciliana nella quale ribadisce i rischi che si nascondono dietro a questa norma nazionale.
«Le imprese che hanno fornito dispositivi medici alla Regione – si legge in una nota – sono chiamate a pagare somme che potrebbero essere pari ad un anno di fatturato».
«È evidente – sottolinea Asfo Sicilia – che queste imprese non potranno pagare i loro fornitori, a causa di una norma iniqua e illegittima e quindi saranno impossibilitate a garantire le forniture future. Allo stesso tempo, le aziende sanitarie non potranno cercare nuovi fornitori, considerato che le aziende fornitrici hanno vinto regolari appalti e non saranno inadempienti, ma impossibilitate dallo stesso appaltatore a proseguire la loro regolare attività».
Lo scenario delineato è allarmante: «Le aziende fornitrici, considerati gli importi decisamente sensibili da pagare, si vedranno costrette a licenziare i propri dipendenti e a non poter onorare tutti gli impegni assunti, con serio rischio di concreta chiusura delle attività aziendali».
«Il Governo nazionale – ha spiegato Giacomo Guasone, presidente Asfo Sicilia ‐ non ha voluto affrontare il tema del payback sui dispositivi medici nella manovra finanziaria, anche se le imprese di Asfo e Fifo hanno chiaramente illustrato che sono a rischio almeno il 70% delle prestazioni sanitarie, non solo le imprese dei fornitori. La Regione Siciliana può almeno proteggere la sanità siciliana da una vera e propria imminente catastrofe».
«Siamo inorriditi – ha dichiarato il presidente Massimo Riem, presidente nazionale di Fifo – per quello che potrà accadere se la norma non sarà superata. Stiamo parlando di una certezza, non una possibilità. Mancheranno dispositivi medici, come strumenti chirurgici e diagnostici, gli ospedali andranno in tilt».