Faraone a Crisafulli: “Faccia i nomi dei dirigenti renziani che l’hanno cercato per i voti”

INTANTO IL NEO SEGRETARIO DEL PD DI ENNA HA ANNUNCIATO QUERELA NEI CONFRONTI DI DEL REGISTRA PIERFRANCESCO DILIBERTO, IN ARTE PIF

Non si placano, nel PD siciliano, le polemiche tra i renziani siciliani e Mirello Crisafulli, rieletto segretario del Partito ad Enna e provincia con quasi il 100 per cento dei voti. In Sicilia nessun dirigente di Partito in qualunque schieramento politico gode del consenso che Crisafulli riscuote a Enna. E questo, forse, è sempre stato motivo di invidia, soprattutto in un Partito – il PD – che nell’Isola i consensi, ormai da anni, li regala alle altre formazioni politiche per via di scelte dissennate. Come quella di appoggiare per quattro anni il Governo regionale di Raffaele Lombardo.

L’auto-sputtanamento e la vocazione al ‘suicidio’ politico sembrano essere gli sport preferiti dai dirigenti del PD siciliano. Con i già citati quattro anni di Governo Lombardo hanno spianato la strada al grande successo dei grillini, che partendo dal nulla sono diventati la prima formazione politica dell’Isola. 

Poi hanno replicato alle ultime elezioni comunali, quando si sono fatti ‘incaprettare’ da Lumia e Crocetta, che in tanti Comuni isolani hanno presentato liste e candidati Sindaci alternativi al PD, facendo perdere voti e amministrazioni comunali al Partito Democratico. Invece di buttarli fuori dal Partito se li tengono ancora dentro. Anzi, come già detto, adesso godono pure della ‘protezione speciale’ di Matteo Renzi.

Facce di bronzo, i renziani siciliani. Che, dopo aver criticato il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e il suo sponsor, Giuseppe Lumia, si ritrovano, oggi, alleati di Crocetta & Lumia. Da qui, forse, gli attacchi a Crisafulli, per provare a nascondere di essere diventati sponsor di un Governo regionale fallimentare, forse in cambio di qualche poltrona.

Davanti a questo balletto delle alleanze dal sapore trasformista, ai renziani siciliani non resta che polemizzare a destra e a manca, nella speranza che passi inosservata l’alleanza di Faraone e compagni con Lumia e Crocetta. Ne fa le spese Crisafulli al quale, da sempre, rinfacciano ‘strane’ amicizie ennesi. Fatti che lo stesso Crisafulli ha sempre respinto. Vicende sulle quali ha indagato la magistratura scagionando lo stesso neo segretario del PD ennese.

Lo scontro, adesso, si sposta sull’elezione del prossimo segretario nazionale del PD. Scrive Davide Faraone, parlamentare nazionale di questo Partito, leader dei renziani siciliani: “Crisafulli ha deciso di votare e far campagna elettorale per Gianni Cuperlo alle primarie del PD ben prima della Leopolda. Sono comunque contento di aver contribuito a rafforzare questa scelta. Crisafulli ha in questi anni occupato in maniera militare il partito di Enna e mal si concilia con la nostra idea di PD. Chiedo agli attuali dirigenti nazionali per quale ragione Crisafulli non poteva candidarsi alle elezioni politiche e può invece svolgere oggi il ruolo di segretario ad Enna. E chiedo a Cuperlo se reputa normale che chi ha fatto il segretario del Pci nel 1978 possa farlo anche nel 2013. Ma chiedo soprattutto al ‘nuovo’ segretario di Enna chi sono i dirigenti renziani che lo avrebbero cercato: faccia i nomi”.

Già, i dirigenti renziani a caccia di voti che si sarebbero recati da Crisafulli. E’ questa la risposta che il neo segretario del PD di Enna ha rifilato ai renziani che lo criticavano. Replica bruciante, per Faraone. Che adesso invita Crisafulli a fare i nomi.

Poi ci sono le dichiarazioni di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, che ha rinfacciato a Crisasulli i suoi presunti “rapporti con un boss mafioso ennese”.

La replica di Crisafulli non si è fatta attendere. Dai microfoni de La Zanzara su Radio 24 ha detto: ”Querelo questo Pif, che non so chi sia e nessuno conosce. Ma ha detto cose false sul mio conto. Poi quando i giudici mi daranno ragione darò i soldi al partito”.

Quanto alle elezioni del segretario nazionale del PD, lo stesso Crisafulli precisa: “Mi sono venuti a cercare quelli di Renzi, i dirigenti siciliani. Volevano che appoggiassi Renzi alle primarie. Avevo deciso di rimanere neutrale ma dopo quello che è successo alla Leopolda e le affermazioni di Faraone ho deciso di appoggiare Gianni Cuperlo. Lo voterò alle primarie e dirò ai miei elettori di votarlo. Di solito mi seguono”.

“Non so cosa pensa Cuperlo di questa mia decisione – conclude Crisafulli – ma io lo voterò lo stesso”.

In compenso, Faraone e Renzi potranno contare sui tanti voti di Lumia e Crocetta. Come quelli di Caltanissetta, ‘patria’ di Crocetta, di Antonello Montante e di Alfonso Cicero. Dove il renziani, pur alleati con questi ‘pezzi novanta’ nisseni, sono riusciti a farsi battere dal candidato degli ex parlamentari Spaziale e Donegani…

 

 


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