X Factor, Oria: “Cercano l’immagine, non il talento”. Me lei va avanti con un nuovo singolo

Sul suo talento e sulla intensità della sua voce, davvero non ci sono dubbi. Basta ascoltarla. Eppure per Alessandra Bollino, in arte Oria, cantautrice palermitana che con il suo vibrato ricorda la grande Giuni Russo, le porte di X Factor si sono chiuse presto. Una decisione, quella dei giudici del talent show, che  ha lasciato molto perplesso il pubblico. Come già abbiamo scritto, la sensazione che abbiamo ricavato da questa esclusione è che nonostante la tipologia del programma, il talento è l’ultima cosa che cercano. Ma non è solo la sua esclusione che suscita perplessità. Anche il modo in cui è stata trattata ha dell’incredibile. Ricordiamo, un particolare: Oria, ad un certo punto, è stata costretta ad esibirsi in coppia con un’altra ragazza, brava anche lei, ma in un genere completamente diverso dal suo. Non solo. Alla coppia, i giudici, che forse quel giorno avevano preso un colpo di sole volevano imporre un nome di pessimo gusto: “Le bambole assassine”.  Quale artista vorrebbe un nome così orribile?  Oria ha, ovviamente  risposto che mai e poi mai avrebbe accettato un nome simile. La sua reazione, del tutto comprensibile e condivisibile, ha indispettito i giudici: “Ci vuole un po’ di ironia” hanno detto stizziti  Morgan e Simona Ventura (improvvisamente diventata un’esperta di musica). Ironia? A noi sembra offensivo del buon gusto e dell’arte, altro che ironico. E se li chiamassimo i giudici pagliacci? E’ironia…

Abbiamo contattato Oria. Per conoscerla meglio. E, certamente, per condividere con lei i nostri dubbi.

Quando hai cominciato a cantare?

” Canto da sempre, ricordo che da piccolissima, tra i  5e i 7 anni, facevo i concerti per la famiglia, mi piaceva imitare i canti cinesi e le canzoni tradizionali siciliane (quest’ultime insegnatemi da mia nonna). Ogni volta si finiva in lacrime di risate per tutti….Non capivo perchè piangessero mentre ridevano, ma capivo che era una cosa buona e allora mi prestavo alla scena del divertimento. A 20 anni, tornata a Palermo dopo tanti anni di viaggi, ho scritto la mia prima canzone, intitolata ANYWAY, da allora continuo a scrivere, fino ad adesso, compongo le melodie e le canto. Attualmente mi sto occupando del mio gruppo musicale, IL CIRCO DEGLI ERRORI, e sto lanciando  il mio inedito, il mio ultimo singolo ‘Gli umori’ (che potete ascoltare nel video in calce all’articolo, ndr).

Chi sono i tuoi musicisti preferiti?

“Tra i miei musicisti preferiti (non sono in ordine di preferenza) ci sono Franco Battiato, Giuni Russo, John De Leo, sinceramente anche Cristina D’Avena ,Elio, Afhex Twin, Plaid e tanti altri…”.

Parliamo di X Factor. Che esperienza è stata?

“La mia esperienza ad XFactor è stata diversa in ogni fase delle audizioni. Dopo i 4 SI, e già avevo superato altri 2 provini a Napoli su 60 mila persone, ho pensato che anche se non guardavo la tv da 10 anni, (perchè per molte cose la ritengo diseducativa), forse potevo ricredermi dal pensare che anche XFactor fosse un programma come tanti altri.  In realtà mi sono lasciata  condizionare dalla presenza di Elio e Morgan. Ho pensato che,  forse proprio perchè c’erano loro, due cantautori che  hanno a che fare con la libertà dell’essere, con la libertà di scrivere, con il rispetto della creatività, con l’originalità e anche un pò con la “sana ribellione musicale”,  di poter andare avanti, soprattutto per l’entusiasmo con cui mi avevano detto sì.  Ho pensato: WOWW mi hanno davvero capita? Ne ero stupita io per prima”.

E invece…

“E invece come ben sai le cose sono cambiate e senza un motivo esplicito.  Al provino successivo volevano buttarmi fuori e hanno fatto di tutto per farmi apparire stupida, dicendomi che la mia voce non era adatta per quel programma, che avrei dovuto accettare il nome Bambola assassina, pena l’eliminazione. A questo punto già volevo andarmene, ma Elena, l’altra ragazza voleva a tutti i costi rimanere anche se sapeva benissimo che io non volevo stare li a quelle condizioni e imposizioni. Mi sono confidata con lei la sera che ci hanno messo insieme a studiare per l’ultimo provino, ma abbiamo voluto provare lo stesso. Quindi direi che posso ritenermi fortunata se la signora Simona (o chi per lei) ha convinto tutti ad eliminarmi, e come si può vedere chiaramente nel montaggio video che hanno fatto, io sono ostinata, chiusa nei loro confronti.. non volevo proseguire e ne avevo tutto il diritto e tutte le motivazioni visto che si trattava della mia vita, del mio futuro, e già quel presente non mi piaceva..

Abbiamo scritto che la tua esclusione prova che non cercano il talento. Che ne pensi?

“Certamente avendo vissuto in prima persona questa esperienza, sono uscita da XFactor con questa convinzione, e avendo seguito qualche altra puntata successiva di questa edizione, sicuramente posso dire che non cercano il talento, ma l’ immagine, (qualcuno bravo c’era, e auguro a tutti coloro che sono rimasti di realizzarsi in ciò che vogliono) ma devo ammettere che questi programmi servono a diseducare la gente e renderla ancora più addormentata psicologicamente, di modo che l’audience cresca e le case discografiche si arricchiscano, e il valore che danno alla musica possa rimanere basso, standardizzato. Infatti davvero mi chiedo come mai un artista valido come Elio rimanga li ad alimentare un programma del genere. Comunque mi sa che continuerò a non avere la tv in casa, stavolta per tutta la vita… Vorrei concludere con un saluto affettuoso a tutti coloro che continuano a seguirmi”.

Di Oria e della sua musica, ne siamo certi, continueremo a sentire parlare. A lei auguriamo tutta la fortuna che merita.


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Sul suo talento e sulla intensità della sua voce, davvero non ci sono dubbi. Basta ascoltarla. Eppure per alessandra bollino, in arte oria, cantautrice palermitana che con il suo vibrato ricorda la grande giuni russo, le porte di x factor si sono chiuse presto. Una decisione, quella dei giudici del talent show, che  ha lasciato molto perplesso il pubblico. Come già abbiamo scritto, la sensazione che abbiamo ricavato da questa esclusione è che nonostante la tipologia del programma, il talento è l'ultima cosa che cercano. Ma non è solo la sua esclusione che suscita perplessità. Anche il modo in cui è stata trattata ha dell'incredibile. Ricordiamo, un particolare: oria, ad un certo punto, è stata costretta ad esibirsi in coppia con un'altra ragazza, brava anche lei, ma in un genere completamente diverso dal suo. Non solo. Alla coppia, i giudici, che forse quel giorno avevano preso un colpo di sole volevano imporre un nome di pessimo gusto: "le bambole assassine". Quale artista vorrebbe un nome così orribile?  oria ha, ovviamente  risposto che mai e poi mai avrebbe accettato un nome simile. La sua reazione, del tutto comprensibile e condivisibile, ha indispettito i giudici: "ci vuole un po' di ironia" hanno detto stizziti  morgan e simona ventura (improvvisamente diventata un'esperta di musica). Ironia? a noi sembra offensivo del buon gusto e dell'arte, altro che ironico. E se li chiamassimo i giudici pagliacci? e'ironia. . .

Sul suo talento e sulla intensità della sua voce, davvero non ci sono dubbi. Basta ascoltarla. Eppure per alessandra bollino, in arte oria, cantautrice palermitana che con il suo vibrato ricorda la grande giuni russo, le porte di x factor si sono chiuse presto. Una decisione, quella dei giudici del talent show, che  ha lasciato molto perplesso il pubblico. Come già abbiamo scritto, la sensazione che abbiamo ricavato da questa esclusione è che nonostante la tipologia del programma, il talento è l'ultima cosa che cercano. Ma non è solo la sua esclusione che suscita perplessità. Anche il modo in cui è stata trattata ha dell'incredibile. Ricordiamo, un particolare: oria, ad un certo punto, è stata costretta ad esibirsi in coppia con un'altra ragazza, brava anche lei, ma in un genere completamente diverso dal suo. Non solo. Alla coppia, i giudici, che forse quel giorno avevano preso un colpo di sole volevano imporre un nome di pessimo gusto: "le bambole assassine". Quale artista vorrebbe un nome così orribile?  oria ha, ovviamente  risposto che mai e poi mai avrebbe accettato un nome simile. La sua reazione, del tutto comprensibile e condivisibile, ha indispettito i giudici: "ci vuole un po' di ironia" hanno detto stizziti  morgan e simona ventura (improvvisamente diventata un'esperta di musica). Ironia? a noi sembra offensivo del buon gusto e dell'arte, altro che ironico. E se li chiamassimo i giudici pagliacci? e'ironia. . .

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