PD siciliano, dalle polemiche roventi al ridicolo della farsa napoletana

SORPRESA: NON SOLO CROCETTA & LUMIA NON SONO FUORI DAL PARTITO, MA HANNO ANCHE PROPRI CANDIDATI ALLE SEGRETERIA PROVINCIALI! E I VOTI, I SINDACI E I CONSIGLIERI COMUNALI CHE HANNO FATTO PERDERE AL PD A RAGUSA, A MODICA, A PIAZZA ARMERINA E IN TANTI ALTRI COMUNI? E LE POLEMICHE DELLA SCORSA SETTIMANA CON IL SEGRETARIO LUPO? TUTTO SEPOLTO DAI RENZIANI SICILIANI

La notizia a noi non sembra vera. A quanto pare, nella corsa alla segretaria provinciale di Palermo del PD, uno dei due contendenti, Carmelo Miceli, sarebbe appoggiato dai seguaci di Matteo Renzi (in effetti, Miceli fa capo a quest’area del Partito), dal segretario regionale Giuseppe Lupo e dall’accoppiata Rosario Crocetta-Giuseppe Lumia.

La cosa lascia un po’ interdetti perché, a giudicare dalle parole – ammesso che nel PD siciliano le parole abbiano ancora un senso – avevamo capito che il Megafono del presidente della Regione, Crocetta, e del senatore Lumia era fuori dal PD.

Invece, a giudicare da quello che si dice e che si legge sulla rete, Crocetta & Lumia, dopo aver ‘corso’ alle ultime elezioni comunali in alternativa al PD (e dopo avergli fatto perdere Sindaci e consiglieri comunali), farebbero ancora parte del Partito Democratico! 

La cosa acquista i toni farseschi e getta un’ombra di ridicolo – anzi, molto più di un’ombra: un’onda gigante di ridicolo – sul PD, a Palermo come a Roma.

I candidati alla segreteria provinciale di Palermo, fino a questo momento, sono due: il già citato Carmelo Miceli e Antonio Rubino. Con il primo – Miceli – come già accennato, appoggiato dai renziani di Sicilia, dal segretario Lupo e da Crocetta e Lumia.

Eppure, fino alla scorsa settimana, lo stesso segretario regionale del PD, Giuseppe Lupo, ha più volte affermato: “Chi fa parte del Megafono non può stare nel PD”. Un chiaro a Crocetta e a Lumia a decidersi: o nel Megafono o nel PD.

Adesso – e questo sembra veramente incredibile – Crocetta & Lumia si tengono il Megafono e rimangono nel PD. Di fatto, coprendo di ridicolo un intero Partito, lo ribadiamo, da Palermo e Roma. Può sembrare incredibile, ma è così.

Il tutto con la ‘benedizione’ del futuro segretario (ammesso che lo diventi con tutte le ‘buttanate’ che sta combinando, una dietro l’altra), Matteo Renzi. Che, almeno per ciò che riguarda la Sicilia, sta raccogliendo tutto il ‘rituffo’ della politica. 

Il nostro giornale, da tempi non sospetti, denuncia l’inciucio un po’ squalliduccio tra Crocetta e Lumia da una parte e i renziani siciliani dall’altra parte, con il testa il parlamentare nazionale Davide Faraone – che è il leader siciliano di questa trasformista e gattopardesca armata Brancaleone renziana – e il parlamentare regionale Fabrizio Ferrandelli, che oltre ad essersi cimentato con successo nel triplo o quadruplo cambio di casacca ha deciso di partecipare anche al ‘campionato del mondo’ di salto sul carro del vincitore…

Insomma, con ‘sto PD siciliano c’è veramente da ridere. La scorsa settimana abbiamo assistito a un durissimo scambio di comunicati tra i vertici del PD e Crocetta. E, adesso, a distanza di qualche giorno, Crocetta e Lumia, dopo aver fatto perdere – lo ripetiamo ancora una volta – Sindaci e consiglieri comunali al PD sono ancora dentro questo Partito!

Del resto, quello che è avvenuto a Sant’Agata di Militello – che noi di LinkSicilia abbiamo raccontato senza se e senza ma, è indicativo: Crocetta e Lumia non solo si tengono tutte le poltrone del Governo regionale, ma rimangono dentro il Partito e fanno mangiare la polvere alle altre quattro aree del Partito Democratico siciliano!

Della serie: noi ce ne freghiamo e ci facciamo i cavoli. nostri!

Ovviamente, Crocetta e Lumia, per quello che contano, daranno sostegno ai ‘propri candidati’ del PD anche nelle altre province. Magari anche ad Enna, dove hanno fatto perdere il Comune di Piazza Armerina. Ad Enna per quello che sappiamo, il renziano Carmelo Nigrelli se la vedrà con l’ex parlamentare nazionale e regionale, Mirello Crisafulli, appoggiato dall’area Cuperlo. 

Ad Agrigento la contesa è tra Giovanna Iacono, assessore del Comune della Valle dei Templi, Pippo Sinesio, già presidente dell’assemblea provinciale del Pd e Giuseppe Zambito.

A Catania, addirittura il Megafono presenta un proprio candidato: è il Sindaco di Paternò, Mauro Mangano, che se la vedrà con Iacopo Torrisi, appoggiato, così almeno dicono, dal Sindaco di Catania, Enzo Bianco.

A Siracusa l’assessore Liddo Schiavo correrà contro Carmen Castelluccio, vicina all’ex segretario nazionale del PD, Bersani.

A Trapani Marco Campagna, vicesindaco di Castelvetrano, appoggiato dall’area Cuperlo, se la vedrà con il Sindaco di Valderice, Mario D’Asta, vicino al capogruppo del PD all’Ars, Baldo Gucciardi.

A Caltanissetta due i contendenti: Giuseppe Gallè e Gianpaolo Alario.

A Messina, come abbiamo scritto ieri, ‘piatto unico’: ‘Pesce stocco alla Genivese’, ovvero candidato unico: il Sindaco di Ficarra, Basilio Ridolfo, vicino al grande ‘capo’ del PD della Citta dello Stretto: Francantonio Genovese. 

E a Ragusa? Lo abbiamo scritto la scorsa settimana: vogliono far diventare segretario provinciale del PD Peppe Calabrese, ovvero il personaggio che, insieme con il Megafono, ha imposto come candidato a Sindaco di ‘Sinistra’ un ex cuffariano. Cosa, questa, che ha fatto scappare un sacco di elettori del PD verso il Movimento 5 Stelle. Grillini e elettori del Pd che, ovviamente, hanno eletto Sindaco il grillino Federico Piccitto.

Errare è umano. Ma nel PD di Ragusa perseverare è bello…


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