Teatro Biondo: e Gianni Puglisi ‘sconvocò’ il consiglio di amministrazione…

A NOSTRO MODESTO AVVISO, ROBERTO ALAJMO, GRAN PERSONA PER BENE, HA FATTO MALE A INFILARSI IN QUESTA STORIA

La prepotenza del prof. Gianni Puglisi al Teatro Biondo non ha limiti: dopo avere paralizzato la vita del teatro per mesi e non contento di essersi fatto beffe della trasparenza nominando Roberto Alajmo nuovo direttore artistico del teatro Biondo Stabile di Palermo senza bandire un concorso per titoli ad evidenza pubblica – come sarebbe stato corretto e come, del resto, lui stesso aveva sbandierato sui giornali – adesso continua a stracciare impudentemente le regole dello statuto di un teatro pubblico.

Il protervo massone dai 35 incarichi ha fatto saltare il consiglio d’amministrazione, in programma ieri (venerdì), probabilmente perché si è accorto tardivamente di aver fatto il passo più lungo della gamba.

Fra i titoli che il direttore del teatro Stabile deve avere, infatti, c’è anche un’esperienza teatrale ininterrotta di dieci anni. E Alajmo, intellettuale peraltro di prim’ordine, oltre a non avere tutta una serie di altri titoli attinenti alla competenza teatrale, non ha certamente questo, la cui rilevanza è inoppugnabile.

Le firme che si stanno raccogliendo in queste ore per un esposto alla magistratura hanno adesso un’ulteriore arma da giocare.

Noi non capiamo perché il Sindaco di Palermo continui a tenere in piedi un saldo rapporto con Puglisi. E, sempre a nostro modesto avviso, Roberto Alajmo, bravo scrittore e gran persona per bene, ha fatto male ha infilarsi in questa storia.

Va bene staccare la spina a Pietro Carriglio (finalmente), ma non certo in un modo che sfida la legalità, di cui, peraltro, il Sindaco Leoluca Orlando e il presidente della Regione, Rosario Crocetta, azionisti di maggioranza del Biondo, si fanno portabandiera.

La verità, amara, è che Puglisi – in accordo peraltro con l’assessore Francesco Giambrone – continua a “spatuliare” a Palermo. Fino a quando lo lasceranno fare?

 

 

 

 


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