Audizione in commissione antimafia dell'ars, stamattina, per alfonso cicero, presidente dell'irsap, l'istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive. La seduta si è protratta per oltre tre ore, ma non trapela nulla: i verbali sono stati secretati per disposizione del presidente nello musumeci. Solo una vaga dichiarazione:
Affaire Irsap, Cicero in Commissione Antimafia
Audizione in Commissione Antimafia dell’Ars, stamattina, per Alfonso Cicero, presidente dell’Irsap, l’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive. La seduta si è protratta per oltre tre ore, ma non trapela nulla: i verbali sono stati secretati per disposizione del presidente Nello Musumeci. Solo una vaga dichiarazione:
“Ci siamo soffermati sui presunti condizionamenti che alcuni soggetti legati ad ambienti malavitosi avrebbero esercitato nella gestione delle aree di sviluppo industriale di Enna, Caltanissetta ed Agrigento e sulla gestione dell’Irsap. Ancora altri i temi trattati nella lunga audizione, anche alla luce delle numerose denunce formalizzate dal geometra Cicero, dapprima quale commissario e successivamente da presidente”.
L’interesse dell’organismo parlamentare nei confronti dell’Irsap, nasce dalla valanga di polemiche che hanno travolto la nomina di Cicero (uomo indicato da Confindustria Sicilia) e che hanno messo in luce l’esistenza di una lobby politico-imprenditoriale che detta legge al Governo Crocetta.
Una denuncia messa nera su bianco dall”ex assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, che ha consegnato a Musumeci un dossier, in cui, tra le altre cose, si evidenziano tutti i profili di illegittimità della nomina di Cicero.
Il caso Cicero, in realtà, è stato risolto dall’Ars. Una legge portata in Aula dal M5S e votata dal Pd, stabilisce, infatti, una nuova procedura di nomina dei vertici Irsap. L’attuale presidente dovrà dimettersi.
Restano però sul tappeto e questioni legate all’influenza di certe lobby nella vita pubblica siciliana. Tema peraltro sollevato anche dall’Assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino. Che da ex Pm non ha esitato a parlare di pressioni illecite coperte dal sigillo dell’antimafia.