Il 'tradimento' di alfano: sara' un prossimo figliuol prodigo o un nuovo giuda iscariota?
Gianfranco Miccichè: “Caro Angelino, sei un vile”
IL ‘TRADIMENTO’ DI ALFANO: SARA’ UN PROSSIMO FIGLIUOL PRODIGO O UN NUOVO GIUDA ISCARIOTA?
Dobbiamo ammetterlo: su Gianfranco Miccichè ci siamo sbagliati. L’abbiamo definito “poco lucido” nell’analisi degli avvenienti politici degli ultimi giorni. Invece lui sapeva meglio di noi quello che stava succedendo tra le file berlusconiane. Quando,a microfoni spenti, Giuseppe Castiglione ha detto che erano in tanti, nel Pdl, pronti a lasciare Berlusconi, Miccichè ha chiamato subito in causa Angelino Alfano.
Miccichè ha detto subito – dichiarazione riportata per intero dal nostro giornale – che dietro Castiglione c’era Alfano. A noi la cosa sembrava enorme, perché avendo visto nascere Alfano, preso da Berlusconi, nell’ormai lontano 1995, da ciò che restava della Dc agrigentina (se non ricordiamo male, corrente di Gaetano Trincanato) e candidato all’Ars nel 1996 non ancora trentenne, ci sembrava impossibile che Angelino tradisse così il suo benefattore politico.
Ma, evidentemente, ci siamo sbagliati anche su di lui. Anche la politica – soprattutto quella italiana – ha i suoi Giuda Iscariota. Anche se non escludiamo che Angelino, tra qualche tempo, possa trasformarsi nel figliuol prodigo. Oggi registriamo una nuova dichiarazione di Gianfranco Miccichè:
Abbandonare oggi Berlusconi è un atto di profonda viltà – dice Miccichè -. E’ vile perché questo è il momento in cui sta ricevendo un attacco concentrico di proporzioni inaudite, il peggiore che si sia mai visto nella storia politica italiana.
Quello compiuto da Alfano & Co. – continua Micciche’ – è un atto di cui dovranno rispondere alla loro coscienza, prima che ai loro elettori. Anche io, in passato, per dissenso, mi sono allontanato da Berlusconi; ma almeno posso dire di averlo fatto per pure divergenze di vedute e senza ombra di vigliaccheria, in un momento in cui lui era forte ed era ancora Presidente del Consiglio.
Oggi – conclude Micciche’ – mi sento legato a Silvio Berlusconi da un doppio filo che intreccia motivazioni politiche, stima personale e grande senso di gratitudine per ciò che sono.