Perché il Governo regionale sta improvvisamente ‘accelerando’ sulle energie eoliche?

NELL’ULTIMO MESE SAREBBERO STATA CONVOCATE OLTRE 60 CONFERENZE DI SERVIZIO IN QUESTO DELICATO SETTORE. SI PROFILANO ALTRETTANTE AUTORIZZAZIONI DI NUOVI IMPIANTI? E DOVE? L’ASSESSORATO ALL’ENERGIA FAREBBE BENE A RENDERE EDOTTI I SICILIANI

Ieri sera, all’Hotel San Paolo Palace di Palermo, nel corso della direzione regionale del PD, l’argomento è stato solo sfiorato. L’argomento lo possiamo concentrare in una domanda: perché l’assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino, che pure sta dimostrando grande sensibilità sul fronte della gestione dei rifiuti, opponendosi alla profilerazione delle discariche, sta improvvisamente accelerando sull’energia eolica?

La domanda non è oziosa. Perché nell’ultimo mese negli uffici dell’assessorato regionale all’Energia sarebbero state convocate oltre 60 conferenze di servizio sull’energia eolica. Autorizzazioni di nuovi impianti?

La notizia, lo ribadiamo, è strana e contraddittoria, E arriva proprio mentre le cronache siciliana registrano le disavventure di Vito Nicastri, l’imprenditore trapanese che ha operato nell’eolico, oggetto di provvedimento di sequestro di beni. Un settore, l’eolico, che in Sicilia è stato inquinato dalla presenza della mafia.

Ma il problema dell’eolico non è solo legato a questioni di legalità. Ricordiamo che l’eolico, in Sicilia, ha avuto un periodo di crescita, in buona parte irrazionale, nei primi cinque sei anni del 2000. Quando la nostra Isola è stata riempita di pale eoliche. Anche in luoghi paesaggistici dove le pale eoliche non dovrebbero avere accesso.

Basti pensare all’impianto eolico – ma è solo uno dei tanti casi – a ridosso del Cretto di Burri, a due passi da Gibellina antica. O agli impianti eolici realizzati in provincia di Ragusa, nel cuore del paesaggio Ibleo, luogo che dovrebbe essere messo al riparo da una proliferazione incontrollata di pale eoliche.

Nel 2008 – questa è storia – il Governo allora presieduto da Raffaele Lombardo aveva bloccato la proliferazione di impianti eolici. Una stretta allentata un po’ solo negli ultimi mesi dello stesso Governo Lombardo.

Oggi, improvvisa, arriva un’inspiegabile accelerazione sull’eolico. Perché? Cosa avrebbe convinto gli uffici dell’assessorato regionale all’Energia a convocare oltre 60 conferenze di servizio su questo settore?

Noi non abbiamo alcun dubbio sulla correttezza dell’assessore Marino. Vorremmo, però, capire qualcosa in più. Vorremmo conoscere se queste conferenze di servizio preludono ad altrettante autorizzazioni di nuovi impianti. E, se ciò rispondesse al vero, vorremmo sapere in quali luoghi della nostra Isola dovrebbero trovare sede i nuovi impianti. Sulla terraferma? In mare?

Di più. Negli anni passati si scopriva che molte delle pale eoliche realizzate in Sicilia giravano a vuoto. Non erano collegate alla rete, insomma. Erano state realizzate solo per consentire di intercettare ingenti contributi pubblici, a prescindere dalla produzione di energia. 

Qual è, oggi, la situazione rispetto a qualche anno fa? E’ cambiata? Sono intervenute novità? L’incremento di pale eoliche – ammesso che ci sia – è legato a un aumento di produzione di energia? Visto quello che è avvenuto negli anni passati, anche questa domanda non è oziosa.

Forse sarebbe bene che l’assessore Marino e gli uffici dell’assessorato regionale all’Energia fornissero delucidazioni. Sotto questo profilo, trattandosi di un argomento che riguarda la tutela dell’ambiente siciliano e il futuro energetico della nostra Isola, la presenza di un ufficio stampa – checché ne dica il presidente della Regione siciliana – sarebbe più che mai opportuno per rendere ‘trasparente’ l’amministrazione di un delicato settore della vita pubblica della Sicilia.

 

 


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