Vorreste viaggiare, ma il conto dell'albergo è il principale deterrente? Per fortuna esiste un una soluzione alternativa. Se detestate i turisti e amate viaggiare sul serio, leggete...
Il recto della medaglia
“Money makes the world go around”. Il denaro sembra rappresentare la misura per eccellenza della possibilità di fare molte cose. E non è molto piacevole riconoscerlo quando si passa pressoché al verde buona parte dell’anno fiscale, in maniera particolare quando si decide di intraprendere un viaggio. Ma se il conto dell’albergo è il principale deterrente, esiste per fortuna una soluzione alternativa.
In un passato tutto sommato recente sono state imbastite mille crociate contro un fenomeno come quello di Internet. Oggi, affermare di considerarlo una risorsa è persino pleonastico. Alcuni anni fa, un ragazzo mitteleuropeo progettava un sito web con un’interfaccia a caratteri piuttosto elementare. Ma è l’idea di cui costituisce veicolo a renderlo interessante. Perché attraverso di esso è possibile chiedere, così come offrire, ospitalità, o la semplice cooperazione per chiunque abbia preliminarmente indicato i propri dati in un subscription form che permette l’inserimento dei dati anagrafici principali come dei più dettagliati, quali note biografiche personali e hobbies. La presenza di un forum di discussione rende possibile un rapido scambio di informazionifra persone spesso lontane migliaia di miglia, riguardo a meeting, particolari nodi ferroviari, o per un autostop.
Ma in ogni cesta esiste potenzialmente almeno una mela bacata: fuor di metafora, credere di potersi fidare in egual misura di tutti equivarrebbe a credere di vivere in un Eden di altrettanti integerrimi. Sfortunatamente non è così. hospitalityclub.org , couchsurfing.com , scambioCasa.com possono contare su due differenti strumenti per scoraggiare comportamenti più o meno discutibili.
La richiesta del numero di serie del passaporto nella fase di compilazione del profilo personale e la redazione di commenti ispirati dalla condotta del compagno di viaggio sono òstrakon sufficientemente efficace per il viaggiatore low budget persuaso di poter impunemente approfittare della cortesia di qualcuno.
Il livello culturale medio di chi ama viaggiare in questo modo è decisamente elevato. Si tratta di persone che, molto spesso, parlano correntemente diverse lingue, una delle quali è, comprensibilmente e nella maggior parte dei casi, la mother-tongue di Internet, l’inglese. E, contrariamente a quanto si sarebbe portati a credere, sono sovente – oltre che studenti – professionisti affermati: giornalisti, autori televisivi, ingegneri.
Ogni anno decine di migliaia di nuovi hitchhikers e backpackers si lasciano affascinare da un diverso modo di intendere l’esperienza di viaggio. E dannatamente riuscito.