Litalia cercava contro la rep. Ceca i 3 punti necessari per brindare, con due gare danticipo, alla qualificazione ai mondiali brasiliani, che sono uno sballo solo a scriverlo figurarsi a giocarlo. Vista l'importanza delloccasione oltre all'esordio nello stadio della juve l'italia di prandelli lascia in panchina osvaldo, ma rispetto alla partita di palermo inserisce montolivo e, soprattutto, il dormiglione balotelli, capace di fare finalmente una cosa giusta, unica punta. I due trequartisti sono giaccherini e candreva. Maggio e pasqual gli esterni alti di centrocampo con pirlo e montolivo in mezzo; dietro arretra de rossi con chiellini a destra e bonucci a sinistra a completare il reparto davanti al recordman buffon. Dall'altra parte un meno cervellotico 4-5-1 con kozak e rosicky che come al solito fa un po' quello che vuole. Forse l'italia si sente sicura, forse la repubblica ceca non ha digerito la clamorosa sconfitta di venerdì scorso contro l'armenia ma sta di fatto che si comincia come non ci si aspetterebbe mai, e cioè con l'italia salvata da un giudice di linea compiacente ma costretta a capitolare quando jiracek di prima mette al centro un pallone su cui si avventa kozak in spaccata. Dalle parti di buffon stavolta niente miracoli e repubblica ceca in vantaggio. Abbassato maggio e spostato chiellini a sinistra e bonucci a far coppia con de rossi, l'italia riesce a costruire gioco e palle gol. Ma balotelli forse non è ancora del tutto sveglio e prima manda sulla traversa da tre metri e poi riesce a mangiarsi un gol dopo che cech non è riuscito a trattenere un tiro di giaccherini. Prima della fine del parziale c'è ancora il tempo per il solito infortunio di rosicky, per un altro regalo di balotelli e per un incredibile palla gol per kozak che tira ad un centimetro uno dal palo il pallone del possibile 2-0.
L’Italia ringrazia Cech e vola in Brasile
LItalia cercava contro la Rep. Ceca i 3 punti necessari per brindare, con due gare danticipo, alla qualificazione ai Mondiali brasiliani, che sono uno sballo solo a scriverlo figurarsi a giocarlo. Vista l’importanza delloccasione oltre all’esordio nello stadio della Juve l’Italia di Prandelli lascia in panchina Osvaldo, ma rispetto alla partita di Palermo inserisce Montolivo e, soprattutto, il dormiglione Balotelli, capace di fare finalmente una cosa giusta, unica punta. I due trequartisti sono Giaccherini e Candreva . Maggio e Pasqual gli esterni alti di centrocampo con Pirlo e Montolivo in mezzo; dietro arretra De Rossi con Chiellini a destra e Bonucci a sinistra a completare il reparto davanti al recordman Buffon. Dall’altra parte un meno cervellotico 4-5-1 con Kozak e Rosicky che come al solito fa un po’ quello che vuole. Forse l’Italia si sente sicura, forse la Repubblica ceca non ha digerito la clamorosa sconfitta di venerdì scorso contro l’Armenia ma sta di fatto che si comincia come non ci si aspetterebbe mai, e cioè con l’Italia salvata da un giudice di linea compiacente ma costretta a capitolare quando Jiracek di prima mette al centro un pallone su cui si avventa Kozak in spaccata. Dalle parti di Buffon stavolta niente miracoli e Repubblica Ceca in vantaggio. Abbassato Maggio e spostato Chiellini a sinistra e Bonucci a far coppia con De Rossi, l’Italia riesce a costruire gioco e palle gol. Ma Balotelli forse non è ancora del tutto sveglio e prima manda sulla traversa da tre metri e poi riesce a mangiarsi un gol dopo che Cech non è riuscito a trattenere un tiro di Giaccherini. Prima della fine del parziale c’è ancora il tempo per il solito infortunio di Rosicky, per un altro regalo di Balotelli e per un incredibile palla gol per Kozak che tira ad un centimetro uno dal palo il pallone del possibile 2-0.
Nella ripresa Prandelli rinsavisce ulteriormente, si ricorda che Chiellini può fare il centrale e sposta De Rossi in mezzo al campo. Ma soprattutto, toglie il cocco di casa, Giaccherini, per il bad boy Osvaldo. Tanto acume viene rapidamente ricompensato. Nei primi 5 minuti l’Italia colleziona dei calci d’angolo e nell’ultimo della serie Cech va, come si usava dire, a farfalle. Palla docile sulla testa di Chiellini e 1-1. Passano meno di tre minuti e l’Italia passa persino in vantaggio. Balotelli aggancia una palla volante in area e Gebre Selassie (giocatore di chiara origine ceca…) lo stende goffamente. Dagli 11 metri stavolta il “Balo” non sbaglia. L’uno-due tramortisce i cechi, che non riescono praticamente a reagire fino al 20°, quando Kolar riesce a mettere in mezzo una buona palla per il solito Kolar, che non arriva per un soffio sulla palla. I cechi prendono un po’ di coraggio, ci provano Prochazka, Jiracek con un tiro che Buffon riesce a parare e il solito Kozak con un colpo di testa fuori di niente, ma che costa caro a Pasqual che nel tentativo di contrastare il ceco si infortuna e deve lasciare il posto ad Ogbonna. L’Italia corre qualche rischio ma l’espulsione di Kolar chiude la partita, nonostante un brivido proprio nell’ultima azione della gara.
Insomma tutti i salmi finiscono in gloria, anche l’errore tattico iniziale di Prandelli ormai non conta più nulla. Ma in Brasile a giugno servirà ben altro.
Italia – Repubblica Ceca (pt 0-1)
Italia: Buffon; Chiellini, De Rossi, Bonucci; Pasqual (dal 31 s.t. Ogbonna), Montolivo (dal 41° s.t. Thiago Motta), Pirlo, Maggio; Giaccherini (dal 1° s.t Osvaldo), Candreva, Balotelli.
Repubblica Ceca: Cech; Gebre Selassie (dal 34° s.t. Rabusic), Sivok, Suchy, Limbersky; Prochazka, Plasil, Jiracek, Rosicky (dal 37° p.t. Kolar) Darida (dall’11° s.t. Vanek); Kozak
Marcatori: al 18° p.t. Kozak (RC); al 6° s.t. Chiellini (I); al 9° s.t. Balotelli (I) (rig.);
Ammoniti: Balotelli (I) e Kozak (RC) per gioco scorretto;
Espulsi: Kolar (RC) per doppia ammonizione.