Palermo & rifiuti: pronta la stangata per i cittadini

Brutte, bruttissime notizie per i palermitani. Dopo ave rilevato l’Amia con tutti i 2 mila e 700 dipendenti attraverso la nuova società che si occuperà della raccolta dei rifiuti, la Giunta comunale si prepara a presentare il ‘conto’ ai cittadini. Il Comune non ha i soldi per pagare tutti questi dipendenti. A pagare saranno i cittadini con la Tares. Proprio ieri sera, a ‘timpulata’, la Giunta comunale di Leoluca Orlando ha approvato la proposta di regolamento della nuova Tassa sui servizi per legati alla gestione dei rifiuti.

La beffa, che LinkSicilia ha anticipato qualche settimana fa, è che il nuovo regolamento, come annuncia un comunicato di Palazzo delle Aquile, “tiene ovviamente conto della nuova normativa nazionale che ha introdotto due importanti novità: il 100% dei costi deve essere pagato tramite le tasse, senza la possibilità che il Comune

contribuisca con fondi propri”. Della serie: ci sono da pagare 2 mila e 700 persone? Sono caz… dei cittadini palermitani che, nonostante un Fisco che in Italia è già insopportabile, si dovranno sobbarcare anche il costo dell’ex Amia.

Ricordiamo – a chi l’avesse dimenticato – che nel 2011, dopo aver riempito l’Amia di personale stabilizzato, l’allora Sindaco, Diego Cammarata, non sapeva come pagare tutto questo personale. Da qui il commissariamento dell’Amia da parte dello Stato. Perché trattandosi di un servizio pubblico essenziale, la raccolta dei rifiuti non poteva essere fermata (o quasi, visto che i palermitani hanno vissuto anche con l’immondizia per le strade, come sanno anche i tanti turisti nauseati da questo spettacolo).

Ora il Comune di Palermo ha trovato il modo per mettere assieme capre e cavoli: scaricare sui cittadini un aumento, che si annuncia pesante, della Tassa per la raccolta dei rifiuti.

Prima il Comune ha costituito la Rap, la nuova società dell’immondizia. Poi con la Rap ha affittato i rami d’azienda dell’Amia (che verranno acquistati tra qualche mese). E ha messo dentro i 2 mila e 700 dipendenti. Ora ha approvato il regolamento della Tares che ‘impone’ al Comune di scaricare tutti i costi sui cittadini palermitani che, da questa storia, escono ‘cornuti e mazziati’.

Le novità? Non mancano. Almeno sulla carta. “Il sistema di tassazione – leggiamo nel comunicato – non è più, come per la Tarsu, basato esclusivamente sui mq degli immobili ma tiene conto anche di criteri sulla reale produzione di rifiuti. Famiglie più numerose, a parità di superficie dell’immobile, pagano dunque più di quanto pagano le famiglie meno numerose, così come imprese che producono maggiori rifiuti (per esempio un ristorante) pagano più di quanto pagano aziende che ne producano meno (per esempio un ufficio o uno studio professionale)”.

In pratica, è una nuova ‘stangata’ per i titolari dei ristoranti della città. 

“Nel complesso – prosegua la nota del Comune – in base ai parametri nazionali, la nuova normativa comporta un aggravio di costi per le famiglie più numerose e una riduzione dei costi per le imprese, soprattutto quelle a basso impatto”.

“Alla luce di questi paletti normativi – leggiamo sempre nel comunicato – la Giunta ha approvato un regolamento che introduce agevolazioni a vantaggio delle famiglie con minore reddito, quelle che vivono con pensioni sociali, quelle che usufruiscono di assistenza sociale. Tra le novità introdotte dalla Giunta anche le agevolazioni per le nuove famiglie e per le coppie giovani, sia legate dal matrimonio che iscritte nel Registro delle Unioni civili”.

“Ulteriori forme di riduzione – si legge sempre nel comunicato – sono destinate ad incentivare le imprese che assumono (in base al numero di assunzioni operate è garantita una riduzione fra il 30% e il 50%) e ai cittadini che svolgono il compostaggio domestico degli scarti organici (riduzione del 30%)”.

E dov’è il regolamento per il compostaggio, se è vero che la raccolta differenziata dei rifiuti riguarda, oggi, solo una piccola parte della città? Questa precisazione somiglia tanto auna dei tanti proclami del Governo regionale di Rosario Crocetta: chiacchiere e basta.

“Sulla base della previsione di estendere a tutto il territorio cittadino la raccolta differenziata – prosegue la nota – che rientra fra gli obiettivi della Rap, la Giunta ha inoltre destinato in modo omogeneo a tutti i cittadini la riduzione derivante da questa prospettiva”.

Insomma: intanto, cari palermitani, pagate e sorridete. Quando noi-Comune organizzeremo la raccolta differenziata, forse, vi faremo lo sconto.

“Per la prima volta a Palermo – commenta il Sindaco Leoluca Orlando in ‘stile’ Crocetta – l’Amministrazione comunale intende utilizzare il sistema di tassazione in modo premiale per stimolare e favorire comportamenti virtuosi, sia sul piano economico e imprenditoriale che sul piano dell’impatto ambientale.

Allo stesso tempo, la consistente riduzione destinata a molte fasce di imprenditoria presente nel nostro territorio dovrebbe rivelarsi uno strumento per aiutare la tenuta del tessuto economico di fronte alla crisi”.

“Abbiamo utilizzato al meglio – aggiunge l’Assessore Luciano Abbonato, il ‘tassaiuolo’ della situazione – i piccoli margini di manovra che la normativa nazionale ci dava e crediamo di aver raggiunto un risultato importante che coniuga prospettive di sviluppo ed equità”.

 


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