Il governo della regione ha nominato i commissari delle province. Ricordiamo che, da qualche girono, sulla base delle previsioni di una legge regionale, le amministrazioni non hanno più presidenti, assessori e consiglieri provinciali. Al loro posto, per lappunto, subentrano i commissari.
Province siciliane, nominati i Commissari
Il Governo della Regione ha nominato i Commissari delle Province. Ricordiamo che, da qualche girono, sulla base delle previsioni di una legge regionale, le amministrazioni non hanno più presidenti, assessori e consiglieri provinciali. Al loro posto, per lappunto, subentrano i Commissari.
Commissario della Provincia di Palermo è stato nominato Domenico Tucci. A Siracusa va Alessandro Giacchetti. A Messina lindicazione è caduta su Filippo Romano. Restano in carica invece i quattro Commissari uscenti: Antonella Liotta a Catania, Darco Pellos a Trapani, Giovanni Scarso a Ragusa e Raffaele Sirico a Caltanissetta.
Mancano soltanto due nomine per completare il quadro dei Commissari: e cioè il Commissario della Provincia di Agrigento e il Commissario della Provincia di Enna.
Domenico Tucci, nominato Commissario della Provincia di Palermo, è un generale dei Carabinieri in pensione. E un uomo delle istituzioni che conosce bene la Sicilia. Ha lavorato a Caltanissetta e a Gela e ha ricoperto lincarico di vicecomandante regionale dell’Arma.
Alla Provincia di Siracusa, come già accennato, va Alessandro Giacchetti, Prefetto in quiescenza. Un uomo dello Stato di grande esperienza che ha già ricoperto l’incarico di Commissario al Comune di Siracusa.
Negli uffici della Provincia di Messina si insedia un altro Prefetto della Repubblica: si tratta di Filippo Romano, che ha ricoperto lincarico di capo di gabinetto del Prefetto Francesco Alecci proprio a Messina. Anche Romano è un uomo dello Stato di grande esperienza, avendo lavorato proprio con lincarico di Commissario, nelle Province di Udine e Lecce e nel Comune di Canicattì.
Sulla nomina dei Commissari nelle Province siciliane interviene il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “Auguri di buon lavoro per il delicato compito di gestione di una importante transizione; in attesa e con l’auspicio che la Ars saprà ridisegnare il complessivo sistema delle autonomie in Sicilia, anche in coincidenza con la istituzione in campo nazionale delle città metropolitane”.
La precisazione del Sindaco Orlando è importante. Perché tra quattro anni dovrebbero entrare in vigore le Città metropolitane prevista dalla legge nazionale n. 142 del 1990 e fino ad oggi rimaste nel limbo.
In teoria, Palermo, tra quattro anni, dovrebbe eleggere il Sindaco Metropolitano. E lo stesso discorso vale per Catania e Messina, dove il Sindaco Metropolitano si dovrebbe insediare tra cinque anni, visto che in questi due Comuni i Sindaci sono stati eletti la scorsa settimana (in realtà, è stato eletto solo il Sindaco di Catania, Enzo Bianco, mentre il Sindaco della Città dello Stretto verrà eletto nel ballottaggio di domenica prossima).
Un motivo in più per porre grande attenzione nella costituzione dei Consorzi di Comuni che dovrebbero sostituire le vecchie Province: Consorzi di Comuni che a Palermo a Catania e a Messina non potranno certo prescindere dalla costituzione delle nuove Città Metropolitane.