La congiura contro gli ex di An e l’assalto a Grillo

L’ultimo caso è quello di Salvino Caputo, parlamentare di Sala d’Ercole, Per mandarlo a casa sono stati velocissimi. L’ufficio del Commissario dello Stato per la Regione siciliana ha espresso un parere a velocità supersonica. La presidenza dell’Ars è stata, addirittura, più veloce del Commissario dello Stato.

Morale Caputo è stato dichiarato decaduto per un reato ‘gravissimo’: non aver fatto pagare in tempo alcune contravvenzioni quando era Sindaco di Monreale…

Una storia vecchi di dieci anni. E una norma nuova, che viene applicata per la prima volta proprio su Caputo. Si dichiara decaduto un deputato regionale per una storia simile?

Da Palermo a Catania. Candidato a Sindaco per il centrodestra è Raffaele Stancanelli. In città si attende l’arrivo di Berlusconi. Nella città Etnea il Cavaliere è conosciuto. Fu lui a imporre, una decina di anni addietro, la candidatura a Sindaco di Umberto Scapagnini, oggi deceduto.

A un certo punto arriva la notizia: Berlusconi non verrà a Catania a sostenere il candidato Sindaco Stancanelli.

Da Catania a Roma: candidato Sindaco è Gianni Alemanno. Sempre del centrodestra. Anche in quest’occasione il Cavaliere non andrà a sostenere il candidato.

Da Roma torniamo in Sicilia e, precisamente, a Messina. Nel Pdl si stanno compilando le liste per le elezioni politiche nazionali. Mimmo Nania, storico dirigente politico del centrodestra nella Città dello Stretto, chiede la deroga. Stando al regolamento del Pdl, non si possono fare più di tre legislature da parlamentare.

Gli viene risposto di no. Non potrà essere candidato. Peccato che, contemporaneamente, i vertici romani del Pdl concedano la deroga a un altro parlamentare del centrodestra: Tonino D’Alì. Quest’ultimo ha alle spalle cinque legislature: elezioni del 1994, del 1996, del 2001, del 2006 e del 2008. D’Alì è anche sotto processo per reati gravissimi. Ma per lui la proroga arriva. Come mai?

Riassumendo. Caputo, caput. Stancanelli, caput, Alemanno, caput. Nania, caput. Tutti questi esponenti politici provengono da An. E sono stati tutti ‘segati’.

Stancanelli, Alemanno e Nania direttamente dai vertici del Pdl. C’è da pensare che, anche Caputo, sia stato ‘segato’ con il consenso romano. E’ pensabile che si metta fuori dal Parlamento regionale un deputato senza il consenso di Roma? A nostro avviso, no, non è pensabile. L’ordine per ‘segare’ Caputo è partito da Roma.

Di più: Caputo è stato eletto all’Ars nel Pdl. Ma poi si è candidato alle elezioni politiche con Fratelli d’Italia, cioè con gli ex di An. Questo gli è stato fatale?

A proposito: per caso, quello che a Sala d’Ercole sostituirà Caputo è un esponente del Pdl o un ex di An?

Altra curiosità: a Catania si vocifera che un ‘pezzo’ del Pdl avrebbe fatto votare per Enzo Bianco. Per caso questo ‘pezzo’ del Pdl è vicino al Ministro degli Interni, Angelino Alfano?

Angelino Alfano è il Ministro degli Interni. Il Commissario dello Stato che, a velocità supersonica, ha dato il parere su Caputo – per mandarlo a casa – fa capo, gerarchicamente, al Ministero degli Interni. Cioè ad Alfano. Un caso?

Altra domanda: e se fosse in corso un’operazione dei poteri forti, non soltanto per fare fuori tutti gli ex di An (questo è giù palese, solo un cieco non se ne accorgerebbe), ma per far restare a galla solo Pd e Pdl?

Fateci caso: che senso hanno gli attacchi furibondi al Movimento 5 Stelle? Sbagliamo, o Beppe Grillo è il terzo polo?

 


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