Turchia: la polizia spara in testa e scappa

di Gabriele Bonafede

La rivolta turca sta prendendo una piega spaventosa. Da ieri sera la polizia turca ha continuamente provocato i manifestanti, sgomberando con la violenza l’occupazione pacifica dei manifestanti sulla piazza principale di Istambul.

Scene incredibili di violenza sono apparse ieri sul web, con un handicappato nella sedia a rotelle colpito da idranti sparati a getto violentissimo.

Ethem Sarisuluk foto tratta da www.giornalettismo.com

Stamattina, un video ben più grave, agghiacciante, circola sul web. Si vede un poliziotto turco che assale i manifestanti, esce la pistola dalla fondina, spara tre colpi a bruciapelo sulla testa di un inerme cittadino e poi scappa. Ecco il video: http://www.youtube.com/watch?v=wt1Vs_ciFyE. La vittima, secondo il sito www.giornalettismo.com si chiama Ethem Sarisuluk (nella foto, tratta dallo stesso sito).

Pare che in Turchia si sia arrivati già da giorni alle esecuzioni sommarie.

Questo fatto è accaduto ben dieci giorni fa ad Ankara, e ignorato dai media fino ad oggi. Dunque non è chiaro quanti possano essere i morti sinora in Turchia.

Colpevole il silenzio dell’Unione Europea, di fatto guidata dall’elegante, simpatica e altruista cancelliera tedesca Angela Merkel, su questi fatti. Viste le immagini, riesce difficile credere che i paesi occidentali non ne sapessero niente attraverso informatori nella polizia turca e tra i manifestanti, o almeno negli ospedali dove sono stati trasportati i morti e i feriti, evidentemente molto più numerosi delle cifre ufficiali.

Nell’ultimo viaggio in Turchia, lo scorso febbraio il giorno dopo le elezioni in Italia, la filantropa e gradevolissima Angela Merkel  ha dichiarato che l’entrata della Turchia in Europa è “con un finale aperto”, e cioè non certo per niente, anzi.

Ciò non le ha impedito di andare ad Ankara con un lungo codazzo di simpatici investitori tedeschi, qualcuno direbbe “ bene ingrassati dalle tasse di greci e siciliani”, e di dichiarare fraterna amicizia con il premier turco che oggi scatena brutalmente i poliziotti sul proprio popolo. Popolo turco che è impegnato a protestare contro discutibili investimenti immobiliari a Istambul.


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