L’abbraccio mortale di Renzi a Letta: “E’ bravo, io non sarei capace di governare col Pdl”

Matteo Renzi, sindaco di Firenze, il ‘rottamatore’ del Pd, non perde occasione per riservare qualche stoccata ad Enrico Letta. Oggi praticamente, con eleganza, lo ha definito  un ‘inciuciaro’:  

“Io sono amico personale di Letta e lo stimo molto. Lo ritengo di qualita’ e competenza e sono solidale con lui. Enrico e’ proprio bravo. Poi, poveretto deve governare con Brunetta e Schifani, Io non sarei bravo come lui… non credo ne sarei capace’. Cosi’ ha risposto al vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini nel corso di un incontro promosso dal quotidiano in corso a Firenze.

E poi ha aggiunto: “Non si possono chiedere a Berlusconi garanzie sulla durata del governo….”. E ancora: ” Il governo e’ a ‘trazione democristiana’?. ‘Toglierei la parola trazione, perche’ il rischio e’ quello dell’immobilismo”.

Insomma un vero e proprio abbraccio mortale… qualche complimento che, in realtà, nasconde un affondo micidiale. E, alquanto meritato. 

“La parte che mi ha convinto di meno -ha proseguito Renzi sempre riferendosi al  premier- e’ la parte istituzionale che il governo ha proposto, con la commissione dei 40 saggi. Vedo forte il rischio della ‘commissionite’. Spero che abbia ragione lui, io non sono molto convinto di questo”.  Il Sindaco si riferisce a questo continuo ricorso a presunti saggi per le riforme del Paese, che, senza dubbio,  segna una involuzione del sistema politico, come abbiamo sostenuto qui. 

E sulla sua candidatura alla guida del Pd:  “Oggi si e’ riaperta la partita e la partita che si apre ha il Pd come elemento chiaro. Caro Epifani, tu devi fissare la data del congresso. Bisogna avere un congresso fissato.  

Il 7 novembre del 2013 – incalza – dobbiamo avere la data di un congresso nuovo. Epifani puo’ decidere se fare le primarie aperte o il 27 ottobre o il 3 novembre. Poi noi decideremo se ci saremo. Stavolta – avverte comunque Renzi – non mi faccio fregare: prima facciano le regole, poi decidiamo se parteciperemo”.

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