Si fa sempre più cupa la situazione degli ammortizzatori sociali in deroga. Non ci sono i soldi necessari per coprire tutte le istanze. Oggi pomeriggio l'assessore regionale al lavoro, ester bonafede, non ha diradato le nubi: "al tavolo nazionale faremo presente la situazione. Servono almeno 70 milioni di euro".
Emergenza ammortizzatori sociali in deroga: mancano almeno 70 milioni
Si fa sempre più cupa la situazione degli ammortizzatori sociali in deroga. Non ci sono i soldi necessari per coprire tutte le istanze. Oggi pomeriggio l’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede, non ha diradato le nubi: “Al tavolo nazionale faremo presente la situazione. Servono almeno 70 milioni di euro”.
Insomma la Sicilia deve andare ad elemosinare le risorse necessarie per la sopravvivenza di molti disoccupati dopo avere ‘regalato’ a Roma 800 milioni di euro senza fiatare.
I sindacati, ovviamente, sono già in allarme: “Nel consiglio dei ministri di venerdi’ sara’ discusso il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. Crocetta faccia sentire la sua voce -afferma la Cisl – ora che il governo Letta sta predisponendo il decreto di rifinanziamento. Non consenta che la Sicilia sia ulteriormente penalizzata nell’ambito della distribuzione nazionale delle risorse”.
Per Giorgio Tessitore, della segreteria della Cisl Sicilia, “il presidente della Regione deve far presente, a Roma, qual e’ il fabbisogno regionale per il 2013”. E deve rimarcare al governo di Roma che “la Sicilia deve ancora ottenere la copertura finanziaria delle oltre 700 istanze relative al 2012, non pagate per l’esaurimento dei fondi stanziati in sede nazionale”. Sono lavoratori che attendono i pagamenti da ben un anno, insiste il sindacato. Che sottolinea: “Piu’ delle altre regioni, la Sicilia paga, in termini economici e sociali, il blocco delle risorse. Per questo occorre intervenire per tempo, anche per il 2013. Crocetta recuperi rapidamente dai nove uffici provinciali del Lavoro i dati necessari a quantificare il fabbisogno per l’anno in corso”. Tenendo presente “le prevedibili necessita’ dei mesi a venire”.
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