Anche se in zona cesarini è già arrivato un primo segnale del governo nazionale di gianni letta - pardon, di enrico letta - al governo regionale di rosario crocetta. Non è quello che ci si attendeva in sicilia. Roma si terrà gli 800 milioni di euro scippati alla nostra isola (forse ridurrà di poco il prelievo forzoso). In cambio la sicilia avrà qualche cosa.
Ars, sì a una Finanziaria con entrate false (alla Totò e Peppino…)
Anche se in zona Cesarini è già arrivato un primo segnale del Governo nazionale di Gianni Letta – pardon, di Enrico Letta – al Governo regionale di Rosario Crocetta. Non è quello che ci si attendeva in Sicilia. Roma si terrà gli 800 milioni di euro scippati alla nostra Isola (forse ridurrà di poco il prelievo forzoso). In cambio la Sicilia avrà qualche cosa.
Questo primo segnale – così si sussurrava stanotte – è il frutto dellaccordo tra Pd e Pdl a Roma. Unintesa di Governo che, di fatto, è stata subito replicata in Sicilia. Come già detto, il Governo nazionale si terrà gli 800 milioni di euro (o forse qualcosa in meno) per pagare alle banche e agli speculatori della finanza europea la prima rata del Fiscal Compact, il demenziale trattato internazionale – voluto dal Governo Monti, dal Pd, dal Pdl e dallUdc – che impone allItalia di pagare 50 miliardi di euro allanno per ventanni per foraggiare, come già accennato, banche e speculatori dello spread.
La Sicilia avrà a disposizione qualche piccolo sconto da Roma: forse un altro po di milioni per consentire allassessore allEconomia, Luca Bianchi, che ha già perso la faccia millantando una falsa applicazione dellarticolo 37 dello Statuto, di salvare almeno le apparenze e qualche altro ammennicolo.
Due, invece, le concessioni del Governo nazionale alla Sicilia: la possibilità di contrarre un mutuo per pagare le spese correnti (la cifra non dovrà essere eccessiva, però) e, soprattutto, lopportunità di mettere in Finanziaria entrate false (senza esagerare, ovviamente, magari riflettendo sui film di Totò e Peppino, in sintonia, in fondo, con il nuovo Governo nazionale e con il Governo regionale di Rosario Crocetta).
Insomma, il Commissario dello Stato – che, lo ricordiamo, è un ufficio alle strette dipendenze del Governo di Roma – non dovrebbe esagerare con le impugnative.
Le buone notizie arrivate ieri sera da Roma, via Pdl (dietro questi regali alla Sicilia dal sapore truffaldino cè quasi sempre Berlusconi, da qualche giorno di nuovo alla guida del Governo del nostro disgraziato Paese) che è in assoluto il politico più bravo a prendere per il culo i siciliani che gli vanno dietro), hanno determinato lo stop dei lavori parlamentari. Sala dErcole dovrebbe tornare a riunirsi domani.
Di fatto – questo stringi stringi il regalo romano alla nostra Isola – avrà una Finanziaria che, in parte, avrà entrate finte, come ai vecchi tempi. Roma si tiene i soldi veri della Sicilia per pagare il Fiscal Compact. In cambio dà al Governo Crocetta e allArs lopportunità di aumentare lindebitamento finanziario per pagare le spese correnti (una follia totale, ma tantè) e, come già ricordato, di appostare una parte non esagerata di entrate fittizie.
Ieri sera, ovviamente, allArs cera grande fermento. Con il nuovo viatico romano cè da capire a chi rifilare, in Finanziaria, i falsi appostamenti. Due le tesi. La prima: individuare alcuni settori e affossarli del tutto. La seconda: spalmare le finte entrate su vari settori.Sembra che a prevalere sia la seconda tesi.
In questo scenario da professionisti del falso in bilancio è stato deciso di accettare la raccomandazione della Commissione Sanità dellArs: ovvero niente ticket sanitari. Visto che la Finanziaria, in parte, sarà una Fiction con lavallo romano è inutile rompere le scatole a chi guadagna più di 50 o 100 mila euro allanno, hanno giustamente fatto presente gli esponenti del Pdl. Dunque niente ticket sanitari e appuntamento per domani a Sala dErcole per la Finanziaria dei sogni