Lukoil, 2 interrogazioni all’Ars. Musumeci: “Chi paga la bonifica?” Foti: “No a nuove raffinerie”

Approda all’Ars il caso della Lukoil, la compagnia russa che sta per rilevare gli stabilimenti petroliferi di Priolo, in provincia di Siracusa. Due, infatti, sono le interrogazioni presentate oggi a Sala d’Ercole. La prima è del leader de La Destra, Nello Musumeci. La seconda del Movimento 5 Stelle.

“Quali garanzie certe e documentate su futuri progetti e azioni può offrire la Lukoil a fronte dei circa due miliardi di euro che si appresta ad investire sull’Isab di Priolo?” – chiede  Musumeci al Presidente della Regione.  In particolare, il deputato vuole sapere  “se la società si farà carico dei costi di bonifica relativi ai territori inquinati e agli impianti dismessi (cosa non fatta fin qui, nonostante fosse azionista di maggioranza) e quali e quanti nuovi impianti prevede di costruire,  in quali aree e quali ammodernamenti.”
Nella sua interrogazione, il leader dell’opposizione, nel premettere “che ogni investimento straniero in Sicilia va salutato con favore se costituisce occasione di crescita e di sviluppo compatibile e di nuova occupazione stabile” chiede di sapere dal governo  “che tipo di garanzie la Lukoil avrebbe richiesto al presidente Crocetta in merito ai permessi necessari per l’implementazione degli impianti, quali agevolazioni burocratiche sono state assicurate e quali controlli la Regione intende attuare, considerata la peculiarità dei luoghi.”

Altrettanto critici sono  i deputati 5 Stelle che, nella loro interrogazione – prima firmataria Angela Foti – chiedono di conoscere tutti i  tutti i dettagli dell’incontro avvenuto con la delegazione di imprenditori russi  e  – soprattutto – vogliono sapere dal Presidente della Regione e dagli assessore regionali all’Ambiente, se non ritengano opportuno fermare immediatamente le trattative in corso per la costruzione dell’ennesimo “eco-mostro” che, in un’ottica di lungo periodo, non porta nessun giovamento, e che al contrario rischia di trasformarsi nel prossimo “disastro annunciato” sanitario ed ambientale”.

“Prevedere la costruzione di ulteriori impianti altamente inquinanti   come sono, per definizione, le raffinerie petrolifere –  afferma Foti – non rappresenta certo una soluzione né innovativa, né in linea con un nuovo modo di pensare lo sviluppo industriale e produttivo, che prima di tutto deve essere indirizzato all’eco-compatibilità degli impianti di produzione, visti gli scempi e l’altissimo grado di inquinamento ambientale creato nei decenni passati da simili impianti chimico-industriali, con gravi ricadute sulla qualità di vita e sulla salute dei cittadini residenti nelle zone dove questi impianti sono dislocati”

“L’eventuale costruzione di raffinerie – continua la deputata M5S – porta la nostra Isola indietro di diversi decenni e ricorda molto da vicino un ricatto che prevede lo scambio tra occupazione e salute della cittadinanza e inficia lo sviluppo turistico, che dovrebbe invece rappresentare la priorità,  di zone ad alta valenza paesaggistico/ambientale come quelle del Siracusano, dove tra l’altro insiste uno dei più grandi parchi archeologici d’Europa”.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]