Movimento 5 Stelle, un disegno di legge per garantire gli orientamenti sessuali

di Sabrina Macaluso

Una Sicilia dove sia possibile manifestare liberamente i propri orientamenti sessuali. Eliminando tutte le discriminazioni. Tutelando le comunità LGBT (Lesbiche, Gay, Bisexual e Transgender). E dando libero accesso negli ospedali e nelle strutture sanitarie per i compagni dei degenti. Potenziando anche le prerogative delle consigliere di parità nella lotta alle discriminazioni.

Questo per grandi linea, il contenuto di un disegno di legge presentato all’Ars dal Movimento Cinque Stelle. L’iniziativa parlamentare porta la firma dei deputati grillini Claudia La Rocca nella foto a sinistra) e Salvatore Siragusa (nella foto sotto, a destra).

L’obiettivo, come recita l’articolo 1 del povvediento legislativo, è quello di mettere in atto “politiche finalizzate a consentire ad ogni persona la libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, promuovendo il superamento delle situazioni di discriminazione”.

Sala d’Ercole prova a tradurre nella realtà le motivazioni che hanno indotto l’Unione Europea a istituire nel 2007, la giornata mondiale contro l’omofobia, che si celebra il 17 maggio.

Nello specifico, il presente disegno di legge intende affrontare alcune questioni. E cioè: 

normare in base a dei principi cardine costituzionali ed europei la pubblica amministrazione, affinché svolga il ruolo di garante non solo delle pari opportunità di genere, ma anche per le discriminazioni legate all’orientamento sessuale della persona

favorire politiche sociali integrative, politiche scolastiche e politiche del lavoro e della formazione al fine della tutela e dei principi di uguaglianza

estendere le competenze del ruolo delle Consigliere di Parità in base ai principi e finalità del presente disegno di legge;

garantire anche per mezzo dei Piani Sanitari Regionali, politiche in ambito socio-sanitario di supporto e assistenza dei soggetti a rischio a cui si rivolge il presente disegno di legge.

La proposta è stata ideata e strutturata dal presidente dell’Arcgay Palermo, Daniela Tomasino, dall’avvocato Marco Carnabuci e l’attivista del Movimento Francesco Lupo.

Quest’ultimo sottolinea l’importanza del consentire l’accesso alle strutture ospedaliere a tutti i soggetti che il malato potrà designare, per reperire informazioni sullo stato di salute del degente ed assicurare a questo sostegno psicologico.

Il disegno di legge punta ad operare anche nell’ambito dell’istruzione per “assicurare ad ogni persona, indipendentemente dall’appartenenza di genere o dall’orientamento sessuale, l’uguaglianza delle opportunità, l’accesso ai percorsi di istruzione e formazione professionale, l’inserimento al lavoro e la fruizione dei relativi servizi, nei percorsi di carriera e nella retribuzione”.

La Regione Sicilia dovrà pertanto prevenire e contrastare le situazioni di discriminazione servendosi di adeguate comunicazioni istituzionali per favorire la parità di trattamento del personale regionale e modelli di comportamenti ispirati al rispetto per ogni orientamento sessuale o identità di genere.

Il disegno di legge non comporterà nessuna spesa per la Regione.

“E’ un disegno di legge quasi costo zero – dice Siragusa – che utilizza principalmente risorse già disponibili e pone la pubblica amministrazione della nostra Isola all’avanguardia per la tutela delle minoranze di qualsiasi categoria, caratterizzando la Sicilia come presidio di libertà e civiltà nella tutela dei diritti della comunità LGBT”.

Foto di prima pagina tratta daangolodonne.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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